5 Domande a…Francesca Ruggiu Traversi

Abbiamo avuto modo di conoscerla qualche tempo fa grazie al suo primo romanzo, Il mistero del Gatto d’oro.
E, visto che oggi esce il suo secondo libro, Tommy Scuro e il Segreto di Villa Brivido (Einaudi Ragazzi), abbiamo pensato di fare una chiacchierata con Francesca Ruggiu Traversi.

L’intervista

  • Parliamo innanzitutto di Tommy Scuro e il Segreto di Villa Brivido: come ti è venuta l’idea di scrivere una storia di fantasmi? L’idea mi è venuta perché le storie di fantasmi mi piacciono molto e ne ho lette diverse. Ho sempre amato le storie misteriose e piene di segreti e anche quando ero piccola scrivevo racconti sul genere mistero e paura, con ombre scure che si aggiravano per le stanze e presenze inquietanti. E così ho pensato di scriverne una che potesse essere adatta per i bambini. Prima di tutto ho pensato a un nome cupo e tetro, e un giorno mi è venuto in mente Livido Scuro, che in realtà fa soprattutto ridere, ma l’ironia fa sempre parte di quello che creo, è più forte di me. E poi ho pensato che questo nome fosse adatto per uno scrittore di storie di fantasmi, e così ho creato il primo personaggio della storia. In seguito è nato Tommy, il nipote dello scrittore, che crede nell’esistenza dei fantasmi e ne vorrebbe incontrare uno, a differenza dello zio. Gli adulti spesso sono chiusi e congelati nelle loro idee, mentre i bambini sono aperti a nuove ed emozionanti scoperte, e questo è il senso della mia storia.
  • Che tipo è Zio Livido, in realtà? Zio Livido è uno scrittore di successo, anche se nel paese dove abita tutti lo guardano male perché veste come un vampiro e vive in una casa tetra e buia, dove si usano solo le candele. Ma d’altronde dovrà pure creare l’atmosfera giusta per scrivere le sue storie di fantasmi! E’ un tipo singolare e bizzarro: veste con un lungo mantello nero, ha i canini appuntiti e i capelli lisci impomatati. Scrive le sue storie nella soffitta di Villa Brivido e non usa il computer, ma scrive tutto a mano come si usava una volta. E’ particolare anche nelle abitudini alimentari: è ghiotto di pasta d’acciughe e in casa non deve mai mancare, altrimenti non riuscirebbe più a scrivere! Guai anche ad aprire le tende e a far entrare la luce del sole! L’ispirazione di zio Livido è una faccenda molto delicata, e potrebbe svanire da un momento all’altro, perciò con lui si devono seguire mille attenzioni. Non si è mai sposato e non ha bambini, però questo non deve trarre in inganno. All’apparenza sembra un tipo cupo e severo, ma in realtà è capace di grandi sentimenti. Ad esempio, ci metterà davvero poco ad affezionarsi al suo caro nipotino Tommy!
  • Tommy è il tuo secondo libro pubblicato per Einaudi. Hai qualche consiglio per gli autori in cerca di editore? L’unico consiglio che posso dare è di scrivere quello che ci si sente, quello che piace, e poi di provare a mandare il manoscritto alle case editrici. Si deve avere molta pazienza, perché le risposte arrivano dopo molto tempo, e a volte non arrivano. Prima di mandare il manoscritto consiglio anche di informarsi bene sul catalogo dell’editore, per capire se quello che si vuole proporre può essere adatto alla sua produzione editoriale.
  • Si, lo so, il tuo libro esce oggi, ma…Progetti per il futuro? Nell’immediato futuro mi dedicherò alla scrittura di nuove avventure di Tommy Scuro. Ho già delle idee e quindi devo afferrare il momento… come zio Livido, altrimenti l’ispirazione se ne va! E poi non ho ancora deciso, preferisco dedicarmi a una cosa alla volta. Spero che arriveranno nuove idee, perché ho intenzione di continuare a scrivere.
  • E infine: il libro sul comodino? Ma, soprattutto, quello che ti è rimasto nel cuore? Il libro sul comodino è “Il Libro Prigioniero” edito dalla Piemme Junior, di Miki Monticelli, un’autrice italiana che sto scoprendo in questi giorni, anche se ha già pubblicato diversi romanzi per ragazzi. E’ una storia molto avvincente, che parla di magia e di fate. E’ il primo di una serie, quindi poi cercherò il seguito.
    Il libro che mi è rimasto nel cuore? Domanda difficile, perché leggo tantissimo! Se devo proprio scegliere, “Cime tempestose”, perché trovo che ci sia tutto: avventura, forti passioni, amore, odio, riscatto. E’ un libro che ho amato molto e, ora che ci penso, prima o poi lo rileggerò.

Ringrazio tantissimo Francesca per la disponibilità e…speriamo di riaverla presto su Zebuk con le nuove avventure di Tommy e Zio Livido!!

40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

2 COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here