Firmino, Sam Savage

Nonostante fossi loquace fino al cicaleccio più inverosimile, ero condannato al silenzio. Il punto è che ero privo di voce. Tutte le frasi meravigliose che si libravano in volo nella mia testa come farfalle, in realtà, svolazzavano dentro una gabbia da cui non sarebbero mai uscite.

La recensione di Firmino di Sam Savage

Firmino è un topo, anzi un ratto, nato in un vecchio negozio di libri negli anni Sessanta.
Costretto – in quanto ultimo nato (e più debole) di una nidiata di 13 figli – a nutrirsi letteralmente di pezzetti di libri, scopre di avere la capacità, alquanto rara per un ratto, di saper leggere. E inizia ad appassionarsi, scoprendo libri di ogni tipo, di ogni sapore e di ogni provenienza tra gli scaffali della sua ‘grande casa-negozio’.

“Alzai lo sguardo verso i libri rimasti nello scaffale in basso, da cui Mamma lo aveva estratto, e scoprii che mi risultava piuttosto facile decifrare i titoli. Evidentemente, già a quella tenera età, soffrivo di ipertrofia lessicale, dote dalle conseguenze catastrofiche che, da allora, ha contribuito così tanto ad alterare e guastare il corso di quella che sarebbe potuta essere altrimenti una vita del tutto ordinaria. “

La sua vita scorre così, tra un tomo ed una vecchia edizione, assaporando il gusto di leggere e scoprendo che i libri più belli sono anche quelli più buoni, mentre dall’alto della sua postazione segreta controlla quello che avviene nel negozio… ogni tanto, poi, ci scappa anche un salto fuori, una gita al cinema e un sogno ad occhi aperti… e così Firmino sogna di scrivere la storia della sua vita, iniziando con un capoverso memorabile, “lirico come quello di Nabokov per Lolita, di grande respiro come quelli di Tolstoj”, mentre invece la vera storia della sua vita inizia in un modo un po’ diverso:

“Questa è la storia più triste che abbia mai sentito. Comincia, come tutte le storie vere, chissà dove.”

Le avventure di questo topo mi hanno semplicemente incantata, forse perché anch’io a volte mi sento un po’ come lui: “lettrice ostinata, affamata di libri, a volte anche un po’ sfigata come lui e lievemente malinconica”; forse perché dietro a questa storia semplice c’è un messaggio nascosto che va a cercare chi nella lettura non trova solo un piacevole passatempo ma anche un ‘nutrimento’ per lo spirito…

Da consigliare a tutti quelli che come me sono mangiatori di parole, ma anche a chi si sta avvicinando ora alla lettura… perché Firmino può diventare un amico simpatico e divertente, proprio per tutti!

FIRMINO
Sam Savage
Einaudi (collana Super ET), 2009, p. 179, €. 14,00

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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