Un assaggio di … Senza veli, Chuck Palahniuk

Atto I, scena prima

L’atto I, scena prima si apre con Lillian Hellman che si fa strada a mani nude, inciampando e sbracciandosi, nella spinosa boscaglia notturna di un qualche Schwarzwald tedesco, con un neonato ebreo attaccato a ciascun seno, e un’altra nidiata di bambini al seguito. Lilly arranca, lotta con i rovi che le s’impigliano nei ricami d’oro del pigiama da camera Balenciaga, nel velluto nero cui s’aggrappano le torme di angioletti condannati che sta tentando di salvare dai forni di un campo di concentramento nazista.
Attaccati alle cosce muscolose di Lillian, altri marmocchi innocenti. Piccoli ebrei, zingari e omosessuali inermi. I proiettili della Gestapo nazista le sfrecciano accanto nel buio, stracciando il fogliame della foresta, l’odore di polvere da sparo e aghi di pino.

Note sul libro

Questa volta, Palahniuk ci porta a fare un bel giretto nella Hollywood dei Tempi d’Oro (quelli di Bette Davis e Joan Crawford, per intenderci) e ci racconta – a modo suo, naturalmente – la fiaba sulfurea e decadente di Katherine Kenton, una stella del palcoscenico, ma anche una famosa sceneggiatrice alle prese con la peggiore e più inevitabile delle disgrazie possibili: l’invecchiamento. A raccontare questa fiaba c’è una sorta di dama di compagnia, domestica, confidente di Katherine a nome Hazie Coogan, che l’ha accompagnata per tutta la sua carriera attraverso svariati matrimoni, altrettanti divorzi e parecchi interventi di chirurgia estetica.

Come sempre, Chuck mescola sapientemente satira, sovversione, sorprese per raccontarci una storia senza tempo e senza speranza sul nostro mondo sempre più assetato di star e di personaggi pubblici pieni di glamour e sempre più desideroso di distruggerli.

SENZA VELI
Autore : Palahniuk Chuck
Mondadori  (collana Strade blu), 2010, P. 186, € 17,50

Fonte : librimondadori.it

Mamma, lavoratrice full time, 45 anni, una figlia di 14 e la passione per la lettura ...

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