Quindi rimase seduta immobile davanti alle parole di Mikael. Stava lottando con sentimenti contrastanti. Fino a quel momento si era trattato di lei contro il resto della Svezia, la qual cosa nella sua semplicità era un’equazione abbastanza elegante e controllabile. Adesso tutto d’un tratto aveva un alleato, o almeno un potenziale alleato, che sosteneva di credere che fosse innocente. E ovviamente si trattava dell’unico uomo in Svezia che per nessuna ragione voleva incontrare. Mikael Blomkvist era come sempre un altruista terribilmente naif. Lisbeth Salander non era più innocente dall’età di dieci anni.
Non esistono innocenti. Esistono solo diversi gradi di responsabilità.
La ragazza che giocava con il fuoco – Stieg Larsson
Sul Libro
Mikael Blomkvist è tornato vittorioso alla guida di Millennium, pronto a lanciare un numero speciale su un vasto traffico di prostituzione dai paesi dell’Est. L’inchiesta si preannuncia esplosiva: la denuncia riguarda un intero sistema di violenze e soprusi, e non risparmia poliziotti, giudici e politici, perfino esponenti dei servizi segreti. Ma poco prima di andare in stampa, un triplice omicidio fa sospendere la pubblicazione, mentre si scatena una vera e propria caccia all’uomo: l’attenzione di polizia e media nazionali si concentra su Lisbeth Salander, la giovane hacker, “così impeccabilmente competente e al tempo stesso così socialmente irrecuperabile”, ora principale sospettata. Blomkvist, incurante di quanto tutti sembrano credere, dà il via a un’indagine per accertare le responsabilità di Lisbeth, “la donna che odia gli uomini che odiano le donne”. È lei la vera protagonista di questo nuovo episodio della Millennium Trilogy, un thriller serrato che all’intrigo diabolico unisce un’acuta descrizione della società moderna, con le sue contraddizioni e deviazioni, consegnandoci con Lisbeth Salander un personaggio femminile unico, commovente e indimenticabile.
(Fonte: IBS)