Su ZeBuk, solitamente ci occupiamo di autori emergenti.
Ci piace dare loro spazio, recensirli, intervistarli.
Ma ci siamo domandate spesso com’è la visione d’insieme “dall’altra parte della barricata”.
L’intervista di oggi mi piace pensarla come la prima di una lunga serie.
Nel senso che, non so voi, ma io sono curiosa riguardo a tutto ciò che circonda il mondo dell’editoria.
E mi piacerebbe poter sentire la voce di coloro che, in questo campo, ci lavorano.
Per cui, se lavorate in una casa editrice e vi va di fare quattro chiacchiere con noi, ci trovate all’indirizzo email zebuk.staff@gmail.com.
Ma torniamo a noi.
Ho intervistato per voi Michela Alessandroni, proprietaria della neonata Flower-ed, casa editrice romana specializzata in ebooks, con la quale abbiamo iniziato da poco una collaborazione.
Perchè l’ebook, in effetti, era una realtà che mancava su ZeBuk e volevamo in qualche modo colmare questa lacuna.
E’ stata una chiacchierata molto interessante e, secondo me, illuminante.
Ecco quello che ci siamo dette.
La parola a Michela
- Come è nata l’idea di aprire una casa editrice? E perchè specializzarsi proprio in ebooks?
L’idea è nata e poi maturata nel corso degli anni. Alla base c’è sicuramente una forte passione per la parola, per la comunicazione scritta, per questa via di trasmissione della conoscenza e delle emozioni, per i libri. Il mondo editoriale è tuttavia ancora più di questo e comprende ambiti che travalicano totalmente l’aspetto culturale inteso in senso stretto: aprire una casa editrice significa avviare e gestire una vera e propria impresa con tutte le incombenze che questa comporta, dalla produzione alla promozione fino alla vendita. Quella degli e-book può sembrare un settore particolare, una specializzazione, come dici tu; in realtà questo è vero solo in questo preciso momento storico (storico perché si tratta davvero di un cambiamento epocale): presto o tardi l’e-book diventerà la norma. - Cosa pensi della situazione attuale dell’editoria italiana?
Lo scenario editoriale sta vivendo un momento di grandi cambiamenti. Il passaggio dal cartaceo al digitale sta offrendo opportunità fino a poco tempo fa impensabili per l’editore, per lo scrittore e per il lettore. L’e-book rappresenta una grande opportunità: l’editore può investire idee, tempo e denaro in un mercato che si sta ancora definendo, senza sottostare alle dinamiche che regolano quello dell’editoria tradizionale; lo scrittore può godere di tempi di pubblicazione assai più brevi e verificare la presenza della sua opera sul mercato e le vendite in tempo reale; il lettore può accedere facilmente agli e-book che sono acquistabili in qualsiasi luogo e momento e possono essere trasportati in gran numero nello spazio ridotto di un e-reader o di una chiavetta. - Ti va di spiegarci brevemente come si arriva a pubblicare un libro che vi viene proposto da un aspirante scrittore?
Nell’epoca del 2.0 tutto deve essere a portata di mouse, anche il contatto tra autore ed editore (e poi quello con il lettore, naturalmente). Il meccanismo è molto semplice: l’aspirante autore ci può contattare inviando un’e-mail in cui si presenta e ci presenta il suo lavoro, indicandone il titolo e allegando una sinossi e l’opera completa. Tutte le opera vengono lette, valutate e selezionate e a tutti gli autori si invia una risposta, sia essa positiva o negativa. - Che consigli ti senti di dare ad una persona che vorrebbe aprire una casa editrice?
Di mettercela tutta per realizzare il proprio sogno, ma anche di partire solo dopo aver fatto maturare l’idea, conoscendo a fondo il settore e tutto ciò che ruota attorno a esso, studiando il mercato. Come dicevo prima, una casa editrice è un’impresa e come tale va gestita: il progetto culturale che generalmente (ma non necessariamente) si trova alla base dell’idea deve essere supportato da una serie di attività, tutte molto impegnative. - Dammi sei aggettivi che, secondo te, dovrebbero caratterizzare un bravo scrittore.
Un bravo scrittore dovrebbe essere paziente, determinato, scrupoloso, appassionato, originale e, soprattutto, libero. - Fingi di avere la possibiltà di tornare indietro nel tempo e di incontrare un autore di quelli assai famosi, ma di incontrarlo quando è ancora un aspirante scrittore. Chi vorresti aver avuto la possibilità di pubblicare e perchè?
Nella vastità della letteratura mondiale, sceglierei la bellezza di William Shakespeare. Non per scoprire chi fosse veramente o cose simili. Ma per vedere quale luce brillasse nei suoi occhi. - La tua citazione preferita.
“verso là dove sogno e beata follia zampilla…”: un strofa di una poesia di Hermann Hesse, che tratteggia bene il paesaggio in cui la mia mente si trova a volare quando legge e scrive. - C’è un libro che ti ha cambiato la vita? E se si, quale?
Devo citare nuovamente Hermann Hesse. “Narciso e Boccadoro” tra tutti, perché è stato il suo primo libro che ho letto; all’inizio dell’adolescenza per la prima volta e poi numerose altre volte nel corso della mia vita, così come tutte le altre sue opere: le rileggo periodicamente e le amo sempre di più. Alcune parti le conosco a memoria: par coeur direbbero i francesi, perché le ho interiorizzate e sono nel mio cuore. - La domanda classica, alla quale oramai non scampa più nessuno: il libro sul comodino?
Al momento in cima alla pila sul comodino ci sono i Diari di Sylvia Plath, sono un’appassionata del genere. Ma questa domanda classica andrà aggiornata: qual è l’e-book nel tuo e-reader? Nel mio c’è la prossima pubblicazione di flower-ed. - Ricordiamo ai nostri lettori come possono contattare la flower-ed per proporre i loro scritti.
Semplicemente inviando la loro proposta di pubblicazione (con titolo, sinossi e opera completa) all’indirizzo manoscritti@flower-ed.it
Ringrazio ancora Michela per la disponibilità, vi ricordo il sito della sua casa editrice http://www.flower-ed.it/, dove potete trovare tutti i titoli disponibili per l’acquisto e, nella sezione Blog, la presentazione dei vari autori.
Buone Letture!!