Se non ci fossero persone cattive non ci sarebbero buoni avvocati.
(Charles Dickens – 7 febbraio 1812 / 9 giugno 1870)
Sul Libro
La bottega dell’antiquario (titolo originale The Old Curiosity Shop) è un romanzo scritto nell’anno 1840 da Charles Dickens.
Il romanzo venne pubblicato nel 1840 sul settimanale Master Humphrey’s Clock (in italiano L’orologio di mastro Humphrey), fondato da Dickens nello stesso anno. Il settimanale non ebbe molto successo e venne perciò edito soltanto fino al 1842, ma il libro riscosse e riscuote tuttora il favore del pubblico. Uno dei principali illustratori di questo romanzo (e delle opere di Dickens in generale) fu Hablot Knight Browne, in arte Phiz.
La Trama
Ridotti in miseria dallo spaventoso e malvagio nano Quilp, dal suo debole avvocato Sansone Brass e dall’energica sorella di quest’ultimo, Sarah, un vecchio antiquario e la giovane e angelica nipote Nell lasciano la loro bottega d’antiquariato e fuggono, peregrinando per tutta Londra e dintorni. Nel corso del racconto i due incontrano vari e peculiari personaggi, come dei burattinai, un bravo e dolce Maestro, l’ambiziosa proprietaria di un museo di cere, presso la quale i due lavorano e alloggiano temporaneamente, un ammaestratore di cani e un operaio che parla col fuoco della sua fucina, e dopo varie peripezie e difficoltà (ad esempio, con gran dolore e ansia di Nell, s’impadronisce del vecchio una vera e propria smania per il gioco d’azzardo) giungono in una tranquilla e verde cittadina, nella quale un anziano signore (indicato come “Professore”) si prende cura di loro in vari modi, fra i quali mettendogli a disposizione una bella abitazione. Tutto sembra andare per il meglio, ma Nell è malinconica e inizia a recarsi assiduamente al curato cimitero del villaggio, che sembra essere l’unico luogo dove si trova a suo agio, e dove di lì a poco morirà, facendo quasi impazzire il nonno dal dolore.
Fonte: it.wikipedia.org