“Giocare è dedicarsi a un’attività per divertirsi, per ricavarne piacere. Il gioco non ha altro fine che se stesso: il bambino gioca per giocare. Se nel frattempo apprende qualcosa, si tratta di un “effetto Collaterale” e non del suo scopo primario. Ciò non toglie che il gioco permette al bambino di scoprire molte cose. Attraverso questa attività che si perpetua di generazione in generazione, il bambino acquisisce le regole, i costumi e i valori propri dell’ambiente in cui vive. Il bambino scopre se stesso e il mondo in cui vive. […]” (Francine Ferland)
Sei arrivata senza nemmeno rendertene conto ad un vicolo cieco: tua figlia vuole giocare con te e tu non sai più come si fa. Allora ti lasci andare, ti fai guidare da lei e dopo poco, pochissimo, ti ritrovi a divertirti come non facevi da tanto, a ridere per niente come quando eri piccola, a far smorfie e ad inventare giochi con niente di più che poca stoffa, qualche pezzo di cartoncino, due, tre fili di lana e…
Eppure giureresti di non essere mai cresciuta. Di essere sempre quella bambina di un tempo. Di non aver ancora compiuto diciotto anni.
Il libro di Claudia Porta è una ventata di speranza per chi è convinto, come me, che la nostra anima sia sempre pronta al gioco, che anche gli adulti più ‘grandi’ possano sempre tornare bambini, soprattutto quando c’è da giocare e da divertirsi con i propri piccoli.
Il libro è formato da due parti: la prima è un interessante approfondimento su alcune primarie questioni riguardanti il gioco (dalla sua importanza per lo sviluppo del bambino al modo migliore per scegliere i giocattoli), che oltre a far capire quanto si tratti di un capitolo fondamentale per la crescita del bambino, risveglia l’attenzione dei genitori e propone alcune importanti riflessioni anche sull’attuale mercato del giocattolo e sulle strategie di marketing delle case produttrici; la seconda parte del libro comincia a giocare realmente con noi che lo leggiamo, suggerendo giochi da fare insieme, giocattoli da inventare e costruire con e per i nostri bambini. Perché è importante che il gioco sia fonte di stimoli di tipo ‘educativo’ ma è ancora più importante che al gioco sia legato l’affetto di chi lo ha fatto per noi e anche, magari, il ricordo (che mai svanirà) dei momenti passati insieme a progettare, a costruire e a giocare con quel giocattolo.
[…] Creare giocattoli con e per i nostri figli è un modo per ritrovarsi, per venirsi incontro. Per trascorrere insieme del tempo in modo creativo. Per trasmettere ai bambini il valore del lavoro e il rispetto per ciò che ne risulta. Perché comprendano che ciò che non esiste… si può sempre inventare. […]
Claudia ci accompagna con una serie di progetti creativi, corredati di illustrazioni e tutorial, alla scoperta della nostra manualità perduta e alla ricerca di giochi semplici e teneri con cui riempire quel ‘tempo di qualità’ da passare con i nostri figli divertendosi nel modo più genuino che ci possa essere: non è indispensabile essere campioni di bricolage o di arti creative per seguire i suggerimenti di Giochi con me?, basta solo aprire il nostro cuore alla voglia di stare con i nostri piccoli e di giocare ‘seriamente’ con loro.
Mi ha colpita una bellissima citazione di Rudolf Steiner:
“Nessuno, che non sia in condizione, se necessario, di rattopparsi le calze o di rammendarsi i vestiti, può essere un bravo filosofo. Come si può infatti sapere ragionevolmente qualcosa sui più grandi misteri del mondo, se in caso di necessità non ci si può neanche fare le calzature? […]” (Rudolf Steiner)
Al di là della capacità manuale di ognuno di noi, quello che conta è, ancora una volta, il mettere in gioco se stessi e la propria capacità di imparare: è dalle piccole cose, quelle più semplici, che si parte per diventare ‘grandi’…
Altro contributo molto importante di questo libro è dato dalla bibliografia, che può essere considerata una buona base per approfondire le proprie conoscenze sui vari modi approcci alla pedagogia (da Steiner a Winnicott alla nostra Maria Montessori) e sugli studi di tipo psicologico legati al gioco.
Sarebbero tantissime le frasi da citare in questo libro bello, che ci fornisce davvero tanti motivi e suggerimenti per migliorarci e per migliorare il nostro modo di stare con gli altri, bambini o no che siano: in fondo, cosa più del gioco ci insegna a vivere?
Giochi con me? Tanti modi creativi per accompagnare i nostri figli nella crescita
Claudia Porta
Il Leone Verde (collana Il bambino naturale), 2012, pag. 178, € 16,00
ISBN: 978-88-6580-042-3
Se la nostra recensione vi ha stuzzicato e volete acquistare il libro di Claudia, fatelo da qui, ne saremo ancora più felici!