“al bambino gettato in un mondo complesso ed ambivalente, pieno di punti interrogativi, le fiabe spiegano in un linguaggio vivo che cos’è la vita e cosa bisogna fare per diventare persone”.
(B.Bettelheim)
Per i bambini, le fiabe le favole e i racconti sono “strumenti” educativi fondamentali.
Insegnano a diventare grandi perché parlano di storie di vita quotidiana o di avventure in mondi fantastici.
Aiutano a prendere coscienza di se stessi, delle proprie difficoltà o paure e insegnano ad immaginare grandi traguardi da poter realizzare.
Grazie alle fiabe i bambini imparano la stima per se stessi e il valore per la propria individualità.
Il raccontare o leggere le fiabe ai bambini, vuol dire aiutarli a sviluppare l’immaginazione e la fantasia, ed è un modo per creare quello spazio di condivisione per stare insieme ai propri figli, dando loro ulteriori mezzi per conoscere e affrontare il mondo.
Nelle favole troviamo storie di ogni genere: dai conflitti tra fratelli alle paure di abbandono, alla voglia di crescere, alla gioia del condividere ecc… Parlano di sentimenti ed emozioni sia positivi che negativi. In pratica nelle favole troviamo tutte quelle situazioni che i bambini incontrano normalmente durante il loro percorso di crescita.
Gli adulti spesso sottovalutano l’importanza del raccontare le favole ai bambini.
Ascoltare una fiaba per un bambino vuol dire offrirgli la possibilità di immedesimarsi in un personaggio e nella sua storia. Atteggiamento questo che potrà tornargli utile in un momento particolare nella vita reale.
Le fiabe svolgono due funzioni importanti:
- Funzione pedagogica, perché spiegano al bambino in maniera divertente e intelligente (le fiabe hanno sempre una morale). Parlano del bene e del male, dei vizi e delle virtù, delle gioie e dei dolori e delle molte sfaccettature di cui è costituita la nostra esistenza.
- Funzione terapeutica, perché come tutti noi, anche i bambini hanno le loro paure e le loro angosce, i loro dubbi, le loro insicurezze, e i mille “perché?”. La fiaba in questo senso svolge il compito di tranquillizzare, di dare conforto e trovare sicurezza. Questa funzione è resa possibile dall’uso del linguaggio simbolico grazie al quale vengono costruite le favole. Per esempio, le streghe rappresentano le persone cattive, mentre le fate vengono associate alle persone buone. I lati negativi del mondo interiore prendono vita nelle figure spaventose, mentre gli aspetti positivi (gioia di vivere, generosità, amore) si esprimono assumendo le fattezze di personaggi forti e buoni (fata, saggio, vecchio, nano…).
Il bambino è animato da un pensiero di tipo animistico.
Questo vuol dire che egli attribuisce una volontà propria e un’anima a tutta la realtà che lo circonda.
Quindi la pioggia cade dal cielo perché vuole far bere le piante e gli alberi, gli uccellini in volo si rincorrono perché vogliono giocare, il tavolo è dispettoso se il bimbo ci sbatte la testa e gli vien fuori un bernoccolo ecc…
Nelle fiabe ritroviamo perfettamente questo tipo di pensiero e modalità di vedere il mondo, indispensabile per catturare l’attenzione e l’interesse del bambino.
Con il racconto di una storia, le paure possono prendere svariate forme ed essere espresse.
Il bambino riuscendo ad immedesimarsi nel protagonista del racconto, riuscirà ad affrontare al meglio questo tipo di emozioni.
Le fiabe, favole e racconti offrono alcuni stimoli fondamentali quali:
- Arricchire la fantasia
- Ampliare il mondo dell’esperienza infantile
- Favorire lo sviluppo della personalità
- Potenziare e accrescere il patrimonio linguistico e i mezzi espressivi
L’editoria per bambini è ricchissima e divertente, perché non proviamo anche noi ad entrare in questo magico mondo e a farci trasportare dall’entusiasmo dei nostri bimbi?
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