Roberta Michelotto : L’importanza di un cervello allenato

Marzo è stato un mese ricco di avvenimenti: l’8 marzo si è ricordata la Giornata della Donna, dal 10 al 16 Marzo c’è stata la settimana mondiale del Cervello, il 19 Marzo si è festeggiato il papà, il 21 Marzo è stata la giornata sulla sindrome di down, il 22 Marzo c’è stata la giornata mondiale dell’Acqua, il 28 e il 29 saranno due giornate all’insegna della festa del Perdono.
Non si può certo dire che questo mese non ci abbia offerto diversi spunti sui quali poter riflettere.

Io vorrei soffermarmi brevemente sull’importanza del cervello e della memoria. Immagino che tutti noi abbiamo esperienza di una persona vicina con problemi di memoria di varia natura che può essere determinata da una malattia come da un trauma cranico. Obiettivo dell’iniziativa, è stato quello di diffondere il più possibile le conoscenze sul cervello e sui disturbi di memoria.

Il disturbo di memoria, è un sintomo che colpisce circa il 7% della popolazione generale con più di 65 anni.
I disturbi di memoria non sono caratteristici solo della malattia di Alzheimer, ma possono essere presenti in molte malattie neurologiche.

La malattia di Alzheimer e la demenza senile sono patologie che comportano alterazioni progressive della memoria del pensiero e del comportamento e impediscono ai soggetti di svolgere le normali attività quotidiane della vita. Ma non sono solo gli anziani a soffrire di tali disturbi. Si stima, infatti, che la prevalenza delle forme presenili di demenza sia di circa 250 casi ogni 100.000 abitanti nella fascia d’età tra i 30 e i 65 anni.

Senza entrare troppo nello specifico della problematica vorrei annotare alcuni suggerimenti su come mantenere il più possibile in salute il nostro cervello e le strutture nervose ad esso collegate:

– Non abusare nel consumo di alcolici e super alcolici.
– Non fare uso di droghe
– Evitare il fumo
– Praticare con regolarità un’attività fisica.
– Adottare un regime alimentare il più possibile equilibrato.
– Mantenere una costante vivacità e curiosità intellettuale.

Infine alcuni spunti per rafforzare la memoria:
– Provare a fare almeno due cose contemporaneamente.
– Coltivare nuove amicizie
– Fare giochi di enigmistica, risolvere rebus, fare i puzzle.
– Provare ad usare la mano non dominante per compiti consueti (come per esempio mangiare o lavarsi i denti o spolverare…)

Per aver cura di noi stessi e per vivere meglio teniamo il nostro cervello attivo e allenato.

Fonti:
– www.neuro.it
– www.paolatiscornia.it

Lettura consigliata:

-Una memoria d’elefante. Veri trucchi e false astuzie – Alain Lievry

Psicologa-Psicoterapeuta per lavoro e per passione. Mamma e moglie per Amore

4 COMMENTS

  1. E poi leggiamo, leggiamo, leggiamo! Vero, Roberta?
    Grazie per i chiarimenti che ci hai dato: la memoria a volte è un problema anche per me, perennemente sbadata e con la testa altrove. Proverò a leggere il libro, i suggerimenti che hai dato li seguo, più o meno, tutti (ehm, per attività fisica si può intendere anche il correre ogni pomeriggio dietro a due pesti, vero?); ecco, se c’è una cosa che proprio non riesco a fare è usare la mia mano non dominante, la sinistra, quello è sempre stato un problema… è grave dottore? 🙂

    • 🙂 L’ importante è non dare mai niente per scontato e come per tutte le cose che vogliamo preservare ci vuole costanza e impegno. Lo stile di vita che ognuno di noi adotta rispecchia la qualità della propria vita.
      Pole…avere la testa altrove o essere perennemente sbadata, non vuol dire avere problemi di memoria!! 🙂 🙂

        • A parte gli scherzi, so che si tratta di un problema serio, molto serio. Mi sto anche documentando al riguardo, dato che conosco persone che hanno purtroppo questa malattia. Magari prossimamente ne riparleremo, ho giusto un libro sul tema da presentare…

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