Il libro si snoda attraversando la vita della protagonista e della sua famiglia, dipingendo piccoli quadri temporali e proponendoli in un ordine diverso da quello oridinario, strano, fondamentale per la struttura della storia. All’interno di queste piccole finestre si incrociano nomi e volti diversi, figure che sono fondamentali per ogni pagina scritta e che condividono piccole o grandi avvenimenti in cui sono stati protagonisti (a volte anche inconsapevoli). Parenti, cantanti famosi, amanti: la protagonista Clara la troviamo bambina, donna adulta, giovane spensierata.
Poi ci si imbatte in Roy, il cugino americano, la figura indecifrabile e fortemente attraente, l’alter ego anelato di Clara. Alto, bello e dannato, eternamente alla ricerca della sua via, ci trascina dentro un pericoloso gioco di seduzione che attira uomini e donne indifferentemente.
Si tratta di prove da superare, di limiti da imporsi, la lotta contro la malattia mentale. Ma è anche il libro dei rimpianti e delle parole non dette, dei rimorsi.
Lo stile di scrittura è leggero, descrittivo. I protagonisti sembrano camminare al tuo fianco, mentre svolgono le loro azioni.
Leggendo Dodici posti si passa leggeri attraverso la storia e attraverso le storie, accompagnati sempre dall’ombra dei monumenti e dei quartieri di Roma, che rimane onnipresente e attenta a non farsi dimenticare; una ottima opera prima che lascia aperta la curiosità per il seguito.
Dodici posti dove non volevo andare
Clara Cerri
Lettere Animate, 2014, p. 152, €. 12,00
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