Romanzi di (un certo genere) : Nemmeno con un fiore, Fabrizio Silei

Diceva Michel Foucault: “datemi del possibile, altrimenti soffoco”.

Le questioni di genere sono spesso affrontate da più di ue persone alla volta, perché i rapporti più frequenti sono quelli di tipo familiare, e da una coppia in conflitto si può facilmente vedere esteso lo stato di crisi ad altri, come i figli – quindi sono triangoli, o quadrilateri di rapporti che si complicano spesso irreversibilmente.

La violenza, si sa, fa male anche quando la si vede; si è lo stesso coinvolti nell’atto violento, si “imparano” valori, emozioni, paure, comportamenti che poi facilmente riemergeranno dal nostro corpo verso gli altri. Se c’è di mezzo un/una bambino/a, il problema del “modello”, la questione della rappresentazione di sé e degli altri – già autonomamente momenti importanti di crescita – si innestano in un problema più grande – il conflitto tra generi – così come lo si vive in famiglia.

Cosa può fare un romanzo, per tutto ciò?

Un romanzo può dare una risposta possibile. Né giusta, né vera: possibile.

È la violenza a tenere insieme due storie molto lontane, quelle di una bambina ebrea ungherese che lotta per avere salva la vita in un paese nazificato negli anni ’40, e un bambino italiano di oggi illuso di vivere in una famiglia felice. Per l’ostinata volontà di una donna le loro vite s’incontreranno e cambieranno per sempre, sconfiggendo non solo quella violenza che in qualche modo li faceva essere vicini, ma anche la paura di affrontare i propri valori, le proprie convinzioni.

Perché si sopporta la violenza domestica per anni? Perché non ci si accorge che i propri sentimenti morbosi fanno costruire prigioni intorno ai propri affetti? Cosa fa credere che avere una pistola possa migliorare la società? Cosa alimenta ancora una speranza mentre il mondo intorno si fa sempre più buio, pauroso, terribile?

Non ci può essere una risposta a queste domande. Ci può essere, però, una storia che le tiene insieme, e che racconta un loro senso possibile.

L’editore classifica questo libro “per ragazzi”, ma probabilmente la categoria più adatta sarebbe stata “per tutti quelli che una volta sono stati ragazzi”; perché lo sguardo del bambino che parla in prima persona è pronto a inchiodare molti adulti per le loro abitudini violente, scostanti e prepotenti come nessun coetaneo forse riuscirebbe a fare.

Nemmeno con un fiore
Fabrizio Silei
Giunti Editore, 2015, p. 208, €. 7,57

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