«Vedrai, mia cara, vedrai!» ammicca lui.
Non aggiunge altro. Mi sorride fornendomi un luogo e un orario X mentre beve la minerale con la stessa soddisfazione di chi sorseggia Moët et Chandon ghiacciato. Trama qualcosa ma non capisco bene cosa cavolo sia.
Oggi riprendiamo l’atmosfera di una lettura fatta un po’ di tempo fa, Agrodolce, che oggi per L’Erudita trova nuova luce sulla materia più amata dai lettori, la carta, in un formato rivisto e migliorato, con una prefazione che è tutta da leggere.
Luana Troncanetti è una nostra cara amica e una interessante collaboratrice: quando ho letto questi microracconti, questi assaggi di vita, ho ritrovato la sua parola, leggera, ironica, pungente e divertente, a tratti spaventosa. Ho letto storie di smarrimenti e di sconfitte, storie di sorrisi e vittorie, storie dai finali inaspettati e proprio per questo con quel sapore agrodolce in sottofondo.
E ho scoperto insieme a lei che le parole possono essere distillate, possono essere scelte e accuratamente selezionate, tagliando quelle superflue per fare di ogni racconto un flash, non per questo meno carico di carattere e di forza, anzi.
Ho scelto di proporvi questi spaghetti perché la cosa che amo di più di Luana è il sorriso, almeno quanto amo quello di Riccioli d’oro, l’amata Shirley Temple (e chi non la conosce?) e questo racconto trabocca sorrisi da tutti i rotolini che possiedono i protagonisti:
La felicità, esattamente come la tristezza, può assumere le dimensioni più svariate. Perché allora non una forma extralarge?
Spaghetti alla Riccioli d’oro dal libro Agrodolce, Luana Troncanetti
ingredienti (per 2 persone affamate e senza crisi da dieta)
- olio e.v.o.
- due abbondanti manciate di pomodori Pachino
- 2 cucchiai di olive nere (io le avevo verdi, il risultato in sapore è un po’ differente ma piuttosto interessante)
- 180 g di tonno in scatola sottolio (al naturale? macché, qui non si fanno diete! semmai, se proprio volete, provate a usare un trancio di tonno fresco tagliato a tocchetti, poi mi direte 😉 )
- origano
- 180 g di spaghetti
preparazione
La cosa più semplice del mondo:
(…) Si mette a spadellare dei pachino dopo averli affettati con la maestria di un giapponese che seziona il sushi. Poi olive nere, tonno, qualche spezia e mette su l’acqua per la pasta. (…)
Fate così anche voi, usate origano e olio e.v.o. in una buona dose, saltatevi gli spaghetti al dente, impiattate e godetevi questi Spaghetti alla Riccioli d’oro, senza sensi di colpa! L’allegria è la prima cosa da tener presente durante una dieta, mica vorrete iniziarla (da lunedì, certo) con quelle facce tristi, vero? 😀
Per acquistare:
Vorrei ringraziare Silvia per questa meravigliosa recensione, per l’idea di cogliere il gusto della lettura in tutte le possibili accezioni. Sto sorridendo e lacrimando nello stesso tempo, è esattamente il registro del mio Agrodolce.
Grazie, sono le impressioni più originali finora lette su questi dieci racconti brevi.
Mi fa piacere che tu abbia apprezzato, Luana!
Lo staff di ZeBuk è convintissimo di questa teoria: il gusto della lettura può passare da tutti i sensi, che si tratti dell’atmosfera appetitosa e stuzzicante di una ricetta oppure della musica di sottofondo che può accompagnare una storia. Per gli effetti speciali ci stiamo organizzando: magari un giorno potremo farvi annusare anche il profumo della rosa regalata da padre Ralph alla sua Meggy, chissà! 😉