Big Magic: vinci la paura e scopri il miracolo di una vita creativa, Elizabeth Gilbert

«Dobbiamo rischiare la meraviglia» scriveva.  «Dobbiamo avere l’ostinazione di accettare la nostra contentezza nella spietata fornace di questo mondo.»

Parliamo di tempo, questo mese. E oggi voglio parlarvi del tempo per la creatività: quanti di voi riescono a trovarlo, nelle giornate zeppe di impegni, lavorativi e non? E quanti lo usano appieno, godendosi ogni momento del processo creativo?
Da un po’ cercavo il tempo di leggere questo libro, avevo voglia di cercare qualcuno che giustificasse quella mia voglia e non mi facesse sentire in colpa ogni volta che mi dedico del tempo apparentemente ozioso:

Perciò non me ne resto seduta in attesa che il mio genio decida di venirmi a trovare. Sono portata a credere che sia lui, il mio genio, che passa un sacco di tempo ad aspettare me, cercando di capire se ho intenzioni serie circa un dato lavoro.

Insomma, quello che Elizabeth Gilbert ci dice attraverso il suo racconto, in gran parte autobiografico, è che la creatività è lì che ci aspetta, anzi, ancora meglio: è in cerca di noi per essere resa manifesta al mondo. E noi dobbiamo essere pronti e aperti a riceverla e a lavorare con lei.

Le idee sono forme di vita energetiche e incorporee, completamente separate da noi, ma in grado di interagire con noi – sebbene in modo strano. Le idee non hanno un corpo materiale, ma possiedono una coscienza e di sicuro sono dotate di volontà. Sono mosse da un unico impulso: essere rese manifeste. Trascorrono l’eternità a girarci intorno, alla ricerca di un essere umano disponibile e compiacente. […] Quando un’idea pensa di aver trovato qualcuno in grado di portarla al mondo – uno di voi, mettiamo – vi farà visita.

La mia opinione su Big Magic: vinci la paura e scopri il miracolo di una vita creativa, Elizabeth Gilbert

Non è un’idea bislacca, anche se può sembrarlo. In effetti, quando si è attraversati da un lampo di ispirazione, da un’idea forte, si è letteralmente attraversati da un’emozione, da una scossa, da un brivido. Vero? 🙂
Ho letto Big Magic con un’aspettativa molto alta e alla fine devo ammettere che in parte mi ha lasciata delusa: probabilmente è perché mi aspettavo di trovarci la parola magica, quella che ci permette di non fare alcuna fatica per raggiungere il proprio scopo.
In realtà Big Magic aiuta davvero chi vuole liberare la propria creatività e lo fa dando dei consigli importantissimi, che però hanno un grande limite (sono faticosi!) e svelano una fondamentale verità: per raggiungere i propri scopi bisogna lavorare sodo, avere coraggio, sudare sette camicie, lasciarsi accompagnare dalla paura senza che però lei ci faccia da guida, e soprattutto, bisogna creare non per gli altri ma per se stessi, per il puro e semplice piacere di farlo:

Le soddisfazioni non potevano dipendere dalle risposte degli altri, lo sapevo. Le soddisfazioni dovevano arrivare dalla gioia di mettere insieme il lavoro in sè, e dalla consapevolezza di aver scelto una strada di dedizione alla quale restavo fedele

L’avete capito, vero? Big Magic in realtà non è stato una delusione, sebbene in alcuni punti mi sia apparso un po’ scontato: in realtà non si tratta di principi scontati ma di certezze che sono anche mie, da un po’ di tempo a questa parte. Di cose che vanno ripetute ogni tanto alla propria coscienza, per rinfrescarle la memoria e farla reagire più attivamente, credendo e avendo fiducia in se stessi:

«Non è tanto il nome che ti danno, quanto quello a cui rispondi»
(W.C.Fields)

Big Magic: vinci la paura e scopri il miracolo di una vita creativa
Elizabeth Gilbert
Rizzoli (collana Rizzoli best), 2015, pag. 230, € 10,20
ISBN: 978-8817083843

Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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