Allora fissavo il galleggiante, strizzavo gli occhi e cercavo di farlo sparire col pensiero nell’acqua scura e profonda, ma intanto mi stringevo forte al sedile, perché a me il mare dove non si tocca mi faceva parecchia paura.
La recensione di Il mare dove non si tocca, Fabio Genovesi
Fabio ha sei anni, una mamma e un papà e una decina di nonni, è l’unico nipote della famiglia Mancini composta da fratelli maschi tutti scapoli tranne il vero nonno del bimbo che è morto.
Fabio vive in mezzo a tutti questi uomini che se lo contendono per portarlo con se nelle loro attività più o meno lecite quali caccia, pesca, raccolta di funghi e trasporti vari.
Il primo giorno di scuola scopre che gli altri bambini hanno al massimo quattro nonni e che intorno alla sua famiglia circolano delle dicerie relative alla sanità mentale di quelli che ha scoperto essere i suoi prozii. Il babbo di Fabio che assomiglia tantissimo a Little Tony, al contrario degli zii è una persona silenziosa che preferisce aggiustare tutto con le sue mani piuttosto che chiacchierare e far follie.
Il bambino non sa se vergognarsi o andare fiero di questa sua famiglia parecchio strana, fino a che si trova col babbo ricoverato in ospedale e con l’aiuto degli amici e degli zii crescerà e capirà che la sua famiglia se pur strana è meravigliosa.
E allora va bene così,i miei zii forse sono pazzi, e i loro amici pure , e magari anche il mio babbo. Ma più di tutti sono pazzo io, che mi ci sto a preoccupare.
E’ così, e la nostra maledizione, ma se la maledizione è essere strani come siamo noi, ecco, evviva i maledetti.
La mia opinione su Il mare dove non si tocca, Fabio Genovesi
Genovesi ha la rara capacità di raccontare storie che fanno piangere e ridere al tempo stesso. Fabio ti commuove con la sua ingenuità, gli zii ti strappano un sorriso con i loro improperi e le loro pazzie, ma dietro a questi aneddoti si sente tanto amore, amore per la famiglia, per la gente, per le storie e last but not least per quella splendida terra tra mare e monti che è la Toscana, amore che condivido perché anch’io in quei mari, col mio babbo ho imparato a non aver paura (o quasi) del mare dove non si tocca.
Il mare dove non si tocca
Fabio Genovesi
Mondadori, 2017, p. 324, €. 19,00
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Brava, Elisa! Hai saputo cogliere il senso del libro. Davvero Genovesi è capace di far sorridere e commuovere allo stesso tempo. Nella realtà provinciale che lui descrive c’è spazio per tutti, normali o strani che siano…Ed è sempre giusta la misura per questa umanità vera e onestà. Toscana, appunto!
grazie Pat pensavo proprio a te mentre sentivo parlare Fabio durante la presentazione alla microeditoria
Bello, Elisa! E allora dai, che dobbiamo riuscire a vederci proprio qua, in questa Toscana di gente un po’ strana… 😉
eccerto devo venire da te e nonna Pat <3