“Niente è fine a se stesso. Il piu’ innocuo dei gesti o la piu’ vuota delle frasi, e perfino il piu’ leggero dei pensieri, in verità hanno un significato piu’ importante, insieme piu’ alto e piu’ profondo, di ciò che rivelano nella loro immediata apparenza, pronuncia, concezione.”
La recensione di In basso, agli inferi, Alberto Alessi
Ci troviamo in Europa, in un futuro imprecisato, dove regna la pace fino a quando una serie di attentati e rapimenti da parte di eserciti asiatici la minano.
Gli ambasciatori europei cercano di ottenere il rilascio delle vittime ma inutilmente.
Chira, il protagonista prigioniero dentro una fossa riuscirà a fuggire grazie all’amico Nilo ed insieme ad altri compagni di avventura inizieranno il cammino per la libertà partendo dall’Africa fino ad arrivare in America.
Molto toccante la lettera che Chira scrive agli abitanti della Terra per far capire loro lo stato di schiavitu’ in cui viviamo, imposta dallo Stato e dalla Chiesa, in un mondo ormai solo consumista.
I quattro capitoli si svolgono tra Terra, Acqua, Aria e Fuoco.
“Intorno a me, per ora, vedo solo un’infinita di colori e di entusiasmo.”
L’autore
Alberto Alessi, veneto, vive a Cittadella. Laureato in Lettere all’università di Padova, il suo esordio letterario è avvenuto due anni fa con: “Due novelle rock’n’roll”, due romanzi riuniti in un unico volume, e pubblicato da Lettere Animate.
Buona lettura!
In basso, agli inferi
Alberto Alessi
Montag, 2017, p.318, € 19,90
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