La recensione del mese a cura del nostro inviato speciale, il giornalista enogastronomico Aner Sims.
“La Taverna Galattica di Mario”
Il posto è senza dubbio molto suggestivo: un satellite artificiale geostazionario situato a 22.510 Karp di altezza sulla verticale di Koin, un asteroide vulcanico che si trova tra il secondo e il terzo anello di Ebher, il sole amncato del sistema solare di Gebel.
L’avvicinamento è quanto di più emozionante possa esistere nell’Universo: da una parte i coloratissimi anelli di Ebher e dall’altra l’oscurità siderale, rischiarata dalle vampate delle eruzioni, repentine quanto violente, di Koin, che proietta la sua ombra sulla superficie di Ebher, eternamente avvolta da nuvole gassose di colore chiaro.
Parte benissimo, questo libro, per poi avere momenti in cui all’apparenza non si capisce dove voglia andare a parare. Ma è una sensazione allucinante dovuta solo allo spazio, è causata dalle surreali esperienze in cui si trova Aner Sims, giornalista enogastronomico che scrive per il The times of Hibernia.
La recensione di Spacefood, Andrea Coco
Aner – anche grazie all’intervento del Comandante Augusto “Rock” Parboni – si trova a dover affrontare situazioni al limite, viaggi temporali per raggiungere il Ristorante che non c’è, a rischiare anche la vita per essere ammesso in certi ambienti, particolarmente ricercati.
Tutto per visitare luoghi inarrivabili ai più, dedicati al culto del cibo e di una gastronomia curiosissima, paradossale a volte, stuzzicante spesso come per i famosi scampi di Amstel, e non finisce certo qui.
La mia opinione su Spacefood, Andrea Coco
Per me che amo il cibo è stata una lettura divertente (ho già selezionato qualche ricetta che val la pena di provare, ne parleremo nella nostra rubrica Ricette Letterarie… 😉 ) e ispirante. Non solo: parliamo di fantascienza umoristica, quindi di situazioni che fanno sorridere, ridere, sghignazzare.
E poi ho trovato anche:
- Citazioni da film (“Ho visto cose che voi umani…”)
- Vini da assaggiare prima che sia troppo tardi (il vino delle Alpi di Zinc, per esempio)
- Personaggi di cui sarei curiosa di sapere di più (a chi sarà mai ispirata questa Scilla Aliprand?)
Insomma: un leggere leggero e saporito, accompagnato da portate interessanti, un po’ di satira, q.b. di morale e avventure divertenti. Senza una trama legata e continua, tranne che per il fatto di raccontare alcune delle avventure di Aner, ma a mio parere questo non disturba per niente.
Insomma, in questa estate calda e pesante un libro così ci voleva, ha alleggerito, rasserenato e rinfrescato parecchio 🙂
n.b.: mi sono resa conto di dover colmare alcune mie lacune e leggere al più presto tutto quanto riguarda Douglas Adams… 😉
Spacefood
Andrea Coco
Tabula Fati, 2020, p. , pag. 240, € 14,00
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