“Ma come hai fatto a vederlo da qui? Tu te ne stavi pure di spalle. Che c’hai? Gli occhi di dietro?” lui risponde, come se nulla fosse successo: “Mi dispiace davvero, ma ci sono cose nella vita che si possono avere e altre no. Il tortellino al pomodoro proprio no. Il tortellino muore nel brodo.”
La recensione di Il tortellino muore nel brodo, Filippo Venturi
Emilio Zucchini è un ristoratore bolognese ed un giorno mentre sta preparando la sfoglia capisce che qualcosa non va e sarà proprio in quel giorno che Nicola Fini, suo fraterno amico subirà un colpo di sfortuna.
Emilio ama il suo lavoro, gli amici, la cucina e la sua Bologna. E’ un uomo abitudinario, uno scapolo impertinente.
Nicola Fini invece è stato da poco abbandonato dalla moglie ed è rimasto solo con i due figli.
Un venerdì mattina mentre li accompagna a scuola, si ferma con l’auto davanti ad una banca dove sta per avvenire una rapina e per errore la figlia viene portata via.
E proprio Emilio si improvviserà investigatore per aiutare l’amico.
Tra gli altri personaggi del romanzo c’è Joe Solitario un cantante fallito che si improvvisa rapinatore e due criminali, Cico Pop e Mangusta.
La mia opinione su Il tortellino muore nel brodo, Filippo Venturi
Un romanzo coinvolgente che non è un giallo che fa anche sorridere, dove ci sono mille imprevisti, colpi di scena a volte poco credibili ma che sono perfetti lo stesso.
Le coincidenze la fanno da padrone e dimostrano come a volte trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato possa cambiarti la vita.
Buona lettura!
Il tortellino muore nel brodo
Filippo Venturi
Mondadori, 2018, p. 204, € 15,30
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