Un poeta con un enorme… naso.
La recensione di Cyrano mon amour
A Parigi, in piena belle époque, i teatri sono affollati ed amati.
Edmond Rostand è un poeta e drammaturgo che ha appena messo in scena la sua ultima fatica.
Fatica poco capita ed apprezzata dal pubblico.
Abbattuto ma non scoraggiato il giovane continua a scrivere e grazie alla famosissima Sarah Bernhardt si incontra con Coquelin, attore navigato in cerca di un copione che gli ridia la fama dei tempi d’oro.
Edmond ha meno di un mese per scrivere un’opera nuova, una commedia che il pubblico amerà alla follia.
Il drammaturgo non è convinto di poterci riuscire ma l’innamoramento tra il suo amico Léo e la bella Jeanne lo aiuteranno a comporre la trama di quella che diventerà l’opera più rappresentata del teatro francese: Cyrano de Bergerac.
La mia opinione su Cyrano mon amour
Cyrano mon amour porta sullo schermo la commedia teatrale di Alexis Michalik, che è anche regista del film, raccontando i retroscena della creazione dell’opera.
Il film esce oggi, distribuito da Officine Ubu, e noi di Zebuk abbiamo potuto vederlo in anteprima.
Un film imperdibile, scoppiettante, arguto, meravigliosamente fatto bene.
Nella storia non mancano gli imprevisti, i colpi di scena, si ride molto, si sogna al ritmo dei versi di Cyrano e ci si commuove per la potenza di un’opera che alla prima rappresentazione ebbe 40 chiamate da parte del pubblico e che è stata rappresentata da quella notte del 1897 ben 20.000 volte.
Cyrano mon amour è davvero un’opera ben diretta, con una sceneggiatura brillante ed attori perfetti nei ruoli.
Un film da vedere per ricordare che non bisogna mai arrendersi ma credere nelle proprie capacità ed avere anche un pizzico di sana follia.
Edmond, a cui tutti sconsigliavano di scrivere opere in versi, dimostra attraverso il suo Cyrano che la poesia è un linguaggio universale che può far ridere, piangere ed innamorare.
Buona visione.
40 chiamate da parte del pubblico e che è stata
Una ragazza sarà veramente
sarà veramente felice quando avrà due felicità: una che dice ″Amore″ e l’altra che dice ″Mamma″.