I giorni passano e volano via, trascinati dal vento, come un petalo di un fiore strappato alla sua corolla da parte di un innamorato in cerca di conferme di un sentimento di cui lui per primo non è sicuro.
È il mistero che ci avvolge e ci rende opachi di fronte alla grande luce di cui andiamo perennemente in cerca. È mistero e mistero grande la vita!
Libidine di un angelo di Diego Aleo, è un romanzo “non per tutti”, come viene affermato sul retro di copertina.
Ha un linguaggio ricercato, un po’ prolisso, parla di passione e fede, di amore e religione, di diversità e anima.
La mia recensione di Libidine di un angelo, Diego Aleo
Le disuguaglianze e le ingiustizie erano misurabili e si imponevano con tale evidenza che risultava nauseante ascoltare le voci di coloro che proclamano con tanto calore e passione che siamo tutti uguali, tutti fratelli e figli di Dio.
Un registro un pochino pesante, quello di Aleo, che calca la mano sulle parole, che cerca di appesantire i dialoghi per far sentire con più forza la sofferenza umana sulla Terra.
Khalid e Albert sono due corpi – totalmente diversi – ma una sola anima, così diversi eppure complementari, l’uno “arabo dalla pelle olivastra e dal grande cuore”, l’altro “tedesco biondo dall’aspetto bellissimo”. Le loro vite si incrociano per caso, loro si confidano le poche gioie e le tante sofferenze come se si conoscessero da sempre, poi all’improvviso si dividono senza più vedersi. Finché… non accade qualcosa che li mette di nuovo in comunicazione.
Non posso dire che Libidine di un angelo mi abbia colpito moltissimo: diversi refusi, purtroppo, un testo articolato che non invoglia alla lettura, se non per la curiosità di riuscire a capire quale sia il messaggio finale che vuole trasmettere. Non che non ne abbia di messaggi da proporre, anzi: l’amore per gli altri, la condivisione, la solidarietà, la ricerca della propria anima, la sofferenza e il dolore che sono parte integrante della vita umana… solo che non si riconosce in modo definito una vera e propria trama, e i personaggi sono in parte abbandonati a se stessi e alla deriva del mondo.
Però.
Però potrebbe essere che questo modo di scrivere sia proprio studiato per ottenere questo effetto: l’importanza del dolore nelle nostre vite, l’angoscia esistenziale con cui tutti, volenti o nolenti, spesso conviviamo, le citazioni dai testi sacri, le ambientazioni in chiese e luoghi che aiutano il “guardarsi dentro”, la tesi della fondamentale necessità della sofferenza per capire che…
Insomma: un libro che lancia dei messaggi importanti e intende – forse – unicamente farci meditare. Farci ripensare a quel singolo episodio per lavorare dentro noi stessi.
Concetti fondamentali per la vita
(…9 Nessuno può evitare il dolore e l’unica soluzione è quella di affrontarlo e dirigerlo a nostro vantaggio.
Certo che a fermarsi su alcune frasi, a rileggerle al di fuori del romanzo, c’è molto da pensare e molto da convenire. Alcuni paiono luoghi comuni, ma possono aiutare nel momento del bisogno urgente, del pericolo di cadere nel baratro della disperazione legata alla sofferenza: Khalid e Albert non hanno avuto vite facili, assolutamente. Le tragedie sono capitate spesso e non da sole, ci sono stati violenza, emarginazione, povertà estrema. La loro reazione, così diversa, ci mostra gli opposti tra cui dobbiamo tutti imparare a mantenerci: da un lato il comportamento dissoluto, la ricerca della libidine e del piacere senza altro fine, dall’altro la coscienza di sé, la ricerca introspettiva, le continue domande sull’esistenza, le riflessioni sull’amore e sul significato della vita.
(…) per amare è necessario uscire dal proprio guscio e vedere se stesso riflesso in un altro essere, in un centro fuori di sé. (…)
Dolore, sofferenza, fede, amore: i protagonisti affrontano molte delle questioni che l’essere umano trova lungo la sua strada e scoprono che solo attraverso queste fasi, solo attraverso la piena coscienza di sé, dei propri imiti e delle proprie paure, è possibile vivere pienamente e in modo compiuto.
Perché secondo Aleo
(…) Senza dolore non c’è gioia. Il dolore è vita ed è anche la fiamma che accende la gioia.
Libidine di un angelo
Diego Aleo
Bonfirraro Editore, 2018, pag. 234, € 16,90
ISBN: 9788862721134