Un uomo qualunque, Samuele Arba

” Sul tavolo, la cartella dell’avvocato Rubio conteneva le cartelle del divorzio. Una rivoltella e un pacchetto di Camel ancora intatto poggiavano sopra il fascicolo. Accanto, una bottiglia di vino aperta, alcune monete.”

La recensione di Un uomo qualunque di Samuele Arba

Nel maggio 2011, a Barcellona i Los Indignados hanno occupato Placa Catalunya, centro della capitale catalana come protesta per la grave crisi economica in cui si trova la Spagna.

Xavi, cinquantenne, rimasto solo dopo essere stato lasciato dalla moglie e dal figlio, è malato di  fibromialgia (una malattia reumatica) e vorrebbe farla finita ma non ci riesce, non ha il coraggio.

Una notte si trova per caso nell’accampamento degli Indignados e ritrova la speranza, forse gli ideali in cui credeva da giovane non sono del tutto scomparsi.

Crede ancora in un futuro di libertà. Qui conosce Ada, Luis e Pep e si lascia travolgere dalla loro energia, dagli eventi e forse anche un pò dall’amore per Ada, arrivando a compiere anche gesti contro la sua volontà.

La mia opinione di Un uomo qualunque di Samuele Arba

“Forse può farcela a rialzarsi dal buco nero che negli ultimi tempi ha scelto come suo rifugio. Xavi ritrova una piccola scintilla vitale, riassapora la bellezza di un lottare comune, gusta nuovamente l’incanto dell’innamoramento. La vita non è solo la fibromialgia di cui è affetto, il matrimonio fallito e relazioni familiari che non l’hanno mai sostenuto. La vita è anche rivoluzione, amore, libertà. Forse, tutta la bellezza che ha intravisto potrà aiutarlo a non darla vinta a quella tristezza interiore e a quel malessere che lo accompagnano da sempre”.

Un uomo qualunque prende spunto da ‘Storia di un impiegato’ di Fabrizio De André, un giovane impiegato che, dopo aver ascoltato un brano della rivoluzione del Maggio ’68, decide di ribellarsi al suo ruolo nella società. All’inizio di ogni capitolo c’è un verso di una canzone di De André.
Il protagonista non riesce a superare il dolore dell’abbandono della moglie accentuato dalla sua malattia e da un isolamento generale in cui si ritrova da tempo.
Solo quando conosce e si innamora di Ada, vuole conquistarla anche se è molto più giovane di lui, una relazione quasi impossibile, ma che lo fa stare bene, gli da la forza di ricominciare, di andare avanti nonostante tutto.
Ritrova forza e coraggio per uscire dalla depressione in cui era finito. Si lascia trascinare dagli eventi perché appunto innamorato, vorrebbe persino vendere la sua casa e fuggire con l’amata in Brasile.
Un finale forse prevedibile ma anche inaspettato, visto che si lascia proprio travolgere, perché quando si tocca il fondo non è facile risalire ma bisogna cercare un senso alla disperazione, all’amore e a tutto il resto.

Buona lettura!

Un uomo qualunque
Samuele Arba
Biplane Edizioni, 2019, p. 169, € 14,00

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angela
Classe 1972, mamma di due adolescenti, moglie, assistente personale del direttore di una casa editrice, segretaria di una scuola di musica, amante dei libri e della musica.

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