I sette doni di Partenope, Annarita Tranfici, Maria Rosaria Compagnone, Angelo Errotti

Qui tutto ci parla d’amore, ovunque volgiamo lo sguardo.

La recensione di I sette doni di Partenope di Annarita Tranfici, Maria Rosaria Compagnone, Angelo Errotti

Martine vive in Francia con la mamma, il papà e il fratellino Victor.
La bambina ama le leggende, in particolar modo quelle legate all’Italia e a Napoli.
Durante le vacanze di Pasqua la mamma annuncia a Martine che andranno a Napoli a trovare zia Lisa.
La bambina non sta più nella pelle e adorerà ogni minuto del suo soggiorno tra fantasmi, spiritelli e la bellissima sirena Partenope.

La mia opinione su I sette doni di Partenope di Annarita Tranfici, Maria Rosaria Compagnone, Angelo Errotti

Ma Napoli non puoi mai capirla tutta e quando ti sembra di averla afferrata, qualcosa ti sfugge e allora provi questo desiderio inarrestabile di ritornare, di ripiombare nelle sue stradine chiassose tra il vociare dei passanti e le urla dei commercianti

Officina Milena pubblica I sette doni di Partenope, sottotitolo Storie e leggende di Napoli.
Una vera delizia.
La storia è semplice ma efficace perché la città e i suoi segreti ci vengono svelati attraverso i racconti di una zia per i suoi nipoti e quindi le storie e le leggende sono di grande impatto ed efficaci nel creare in pochi pagine la giusta atmosfera.
Castel dell’Ovo, il Vesuvio, la sirena Partenope, Marechiaro.
Non manca nulla in questo libro che è una piccola guida per chi ama Napoli o per chi, come me, non c’è mai stato.

La città risplende di luce e di sole, risuona dei clacson e delle canzoni degli artisti di strada, profuma di pastiera, babà e di salsedine.
Napoli si rivela ai nostri occhi ma non troppo perché i suoi segreti sono talmente tanti che è impossibile conoscerli tutti ma ci affascina con la sua bellezza prorompente ed unica.

I sette doni di Partenope è davvero una lettura entusiasmante e Napoli si dimostra impossibile da non amare.
In fondo da una città fondata dall’amore e dalla passione di una sirena cosa ci si poteva aspettare?

Vedi Napoli e poi sogna, dico invece io. Sogna di ritornare, di restare senza fiato nell’ammirare la curva del suo golfo o senza parole nell’ascoltare le sue storie straordinarie.

Buona lettura.

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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