“Durante una passeggiata nel bosco incontrai un animale stranissimo: un daino minuscolo, così piccolo che mi saltò sul palmo della mano!
Era solo e molto spaventato, così decisi di portarlo a casa con me.”
La recensione di Quaranta cose (in)esistenti di Carlo Sperduti, Camilla Zaza
“Quaranta cose (in)esistenti” è un’antologia di 40 racconti curata da Carlo Sperduti ed illustrata da Camilla Zaza, in cui i giochi di parole generano storie fantastiche.
I racconti sono scritti da quaranta giovani tra gli 8 e i 9 anni che hanno scritto durante un laboratorio di scrittura tenuto da Carlo Sperduti nella scuola primaria di Borgo XX Giugno a Perugia.
“Questo è un libro di racconti di scrittori del futuro, da un futuro senza scontri, di realtà camaleonti”
Partendo da una parola hanno scritto dei racconti, si sono lasciati trasportare dalla fantasia ed è nato questo semplice volume.
La lingua italiana ha permesso loro di giocare con le parole e di esprimersi nel migliore dei modi.
Il libro è stampato con la font ad alta leggibilità OpenDislexic.
La mia opinione di Quaranta cose (in)esistenti di Carlo Sperduti, Camilla Zaza
I primi racconti dei bambini ci mostrano animali, essere umani ed esseri immaginari. Conosciamo l’ Ellefante, il Muccello che è nato dall’unione di una mucca e di un uccello, una razza di gallo il Mortogallo, la Pappera è una papera nata con una lettera in più.
Si arriva ai viaggi e ai luoghi fantastici: la Mungolfiera, una mucca volante, la Fantalassa nel regno delle fiabe, la nave chiamata Navallo, la Pocomotiva abbandonata, l’Astoneve per girare nello spazio…
Ed infine cose inesistenti, oggetti che non esistono, come il limbro o la scadella o il malendario.
Un libro divertente che ci insegna che le parole possono essere usate per giocare ed inventare nuovi personaggi e nuovi mondi.
Buona lettura!
Quaranta cose (in)esistenti
Carlo Sperduti, Camilla Zaza
Pièdimosca Edizioni, 2019, p.188, € 18,00
Puoi acquistarlo qui.
