Sophie inguaina la spada e lancia un’occhiata sprezzante ma soddisfatta allo stupido incosciente colpevole di aver utilizzato l’appellativo sbagliato.
«Non ringraziare i tuoi dei, idiota, ma la pigrizia che oggi affligge la mia mano» gli dice, dopo avergli sottratto l’arma.
«Il tuo ferro lo prendo io, ho vinto e mi spetta di diritto.»
Gli si avvicina, lo scruta con attenzione.«È per imprimere la tua faccia nella mia memoria. Nel caso dovessimo incontrarci una seconda volta. Non si sa mai.»
La recensione di Watergrace di Hendrik R. Rose
In un futuro distopico troviamo il mondo diviso in due popoli: gli Ardesiani, abitanti di Ardesia, un popolo carnivoro e fedele agli dei, e i Rosensin, popolo di Rosemund, popolo vegetariano, ateo e fumatore d’erba.
Ovviamente i due popoli sono divisi dall’odio e dall’inevitabile guerra.
Li accoumna solo l’arte del combattimento, che viene insegnata ai bambini fin da piccoli.
Li divide la “watergrace”, una maledizione che porta i principi che la sfidano a morire.
La watergrace è una grave pecca, un marchio, per un popolo limitato che ha fatto dell’evoluzione una ragione di vita.
Un incantesimo che solo l’amore tra due principi appartenenti a mondi diversi può rompere.
La watergrace è una leggenda che Sophie, principessa di Rosemund ed Evan, cadetto di Ardesia, saranno destinati ad affrontare per sfuggire ad un pericolo incombente: il passato che torna da lontano.
La mia opinione di Watergrace di Hendrik R. Rose
Watergrace primo impatto potrebbe sembrare un moderno Romeo e Giulietta. Ma è molto di più: è un romanzo affascinante e scritto in modo attento, capace di cataputalti nelle atmosfere della battaglia, capace di fartele rivivere come se fossi lì.
Un romanzo coinvolgente, che gli amanti del Fantasy non possono perdere!
Watergrace
Hendrik R. Rose
Dark Zone, 2019, € 14.90