
Carlo era un piccolo millepiedi e in quel lunedì di agosto si era svegliato prima del solito pieno di entusiasmo.
Dopo anni trascorsi in vacanza al mare con sua mamma, per una volta era riuscito a convincere entrambi i genitori a preferire la montagna.
La recensione di Cime avventurose. Le avventure di Millepiedi e Picchio, Luigi Tabarini
Carlo è un millepiedi che sta per partire per una vacanza in montagna.
Dopo anni trascorsi al mare è felicissimo di questo cambio, non vede l’ora! Al suo papà Tarcisio sarebbe piaciuto portarglielo anche prima ma non aveva i soldi per comprare mille scarponi. Ma poi, da qualche mese Tarcisio ha trovato lavoro in una fabbrica di scarponi e così ha messo da parte quelli fallati destinati ad essere buttati.
Finalmente quindi tutto è pronto.
Carlo e la sua famiglia hanno scelto un paesino dell’Agordino.
Proprio qui, un giorno, incontra un nuovo amico.
“Sono un picchio muraiolo” rispose. “Il mio nome è Pietro, ma se vuoi puoi chiamarmi Aquila, il soprannome che mi hanno dato i miei amici”.
Carlo confida ad Aquila che vuole scalare una vetta, così si danno appuntamento in malga l’indomani per questa avventura. Con l’aiuto l’uno dell’altro riusciranno a giungere ai loro obiettivi e a superare le paure più profonde.
Quando tornano a valle Aquila porta Carlo a conoscere un albero che parla. Carlo ne resta davvero sorpreso.
Sennonchè, la notte successiva, una terribile tempesta di vento sconvolge la montagna: la tempesta Vaia ha stravolto il paesaggio abbattendo un sacco di alberi, tra cui l’albero che parla.
I due amici sono davvero tristi.
Poi, in un rito di addio, tagliano un piccolo rametto dell’albero e lo piantano.
“Chi siete?” chiese audacemente ai due.
“Noi eravamo amici di tuo padre, e siamo felici di trovarti qui al suo posto”.
L’anno sucessivo si ritrovano in vacanza. Sono stupiti di vedere che laddove avevano piantato il rametto stava crescendo un nuovo piccolo albero.
Perchè alla fine, tutto quello che muore, rinasce, anche se a volte in altra forma.
La mia opinione di Cime avventurose. Le avventure di Millepiedi e Picchio, Luigi Tabarini
Ormai lo sanno anche i muri: io amo la montagna, soprattutto d’estate.
Amo le lunghe passeggiate, anche le salite faticose, quelle che ti spezzano il fiato e che ti fanno pensare che non ce la farai, ma che ti regalano infine paesaggi mozzafiato.
Quando ho iniziato questo libricino, letto ad alta voce ai miei figli, non sono riuscita a staccarmene fino alla fine ma con grande sorpresa anche i miei figli erano attentissimi al racconto.
La storia è scritta in maniera coinvolgente ed è accompagnata da illustrazioni semplici e belle colorate che piacciono molto ai bambini.
Un libro consigliatissimo a tutti, specialmente agli amanti della montagna.
L’autore: Luigi Tabarini
Luigi Tabarini è nato a Vittorio Veneto (Treviso) nel 1967. Sposato, ha tre figli e lavora per un’importante azienda vinicola. Tra le sue passioni la scrittura.
E’ autore insieme a un collettivo di I poeti contemporanei e ha pubblicato “Gli animali dispettosi (la loro vita segreta in racconti per grandi e piccini)“.
L’illustratore: Michele Vespini
Michele Vespini è nato a Vittorio Veneto (Treviso) nel 1967. Grafico e illustratore, dopo gli studi tecnici inizia un viaggio parallelo nel mondo dell’arte sperimentando vari generi. Ha pubblicato “Il Giardino nella neve“, “Il Carabattolaio – Cose per fare cose” e “Il diabolico specchio“. Nel 2016 ha fondato insieme ad altri artisti la “Torre disegnata”, espressione collettiva dell’arte su committenza.
La tempesta Vaia

La tempesta Vaia del 26-30 ottobre 2018 è un evento che si è verificato sul nordest italiano a seguito di una forte perturbazione di origine atlantica che ha portato sulla regione persistenti piogge. A questo si è aggiunto anche un fortissimo vento caldo di scirocco che, soffiando tra i 100 e i 200 km/h per diverse ore, ha provocato lo schianto di milioni di alberi con la conseguente distruzione di decine di migliaia di ettari di foreste alpine.
Cime avventurose. Le avventure di Millepiedi e Picchio
Luigi Tabarini
Illustratore: Michele Vespini
Il Ciliegio, 2020, 28 pag., € 10.00