La signora della porta accanto, Yewande Omotoso

Una dignitosa spossatezza negli occhi, come un re stanco. E se da una parte la regalità di Bassey, la sua altezzosità, aveva spiazzato Hortensia, dall’altra le era piaciuto anche per questo. Pronunciava le parole come se fossero preziose e la persona a cui si stava rivolgendo non potesse davvero permettersele. Le espressioni del suo volto portavano i segni della sopportazione: la silenziosa, lunga sofferenza di coloro che si prendono cura degli altri.

Due donne che hanno raggiunto il successo in un Sudafrica in cui l’apartheid è stato superato, ma forse solo a parole… Hortensia, ottantenne nera e scontrosa, nota designer di stoffe, Marion, stessa età ma diverso colore della pelle, figlia di genitori ebrei fuggiti dalla Lituania negli anni delle persecuzioni, architetto di fama. Vicine di casa che non si sopportano per niente al mondo, fino a quando…

La recensione di La signora della porta accanto, Yewande Omotoso

La vita poteva anche essere giusta, ma stava sfuggendo al suo controllo. A poco a poco, le energie di Marion vennero assorbite sempre di più dallo sforzo di tenere in riga la sua vita. Più Max era via, più i bambini diventavano grandi, più questi confini diventavano permeabili.

Può accadere di non provare simpatia per un vicino di casa. Può accadere anche di non riuscire a trovare punti in comune o potenziali interessi che ci avvicinino. I luoghi comuni sul vicinato si sprecano ma una coppia di donne di questo genere vorrei averle come vicine di casa, giuro! non fosse altro per la loro capacità di guardarsi intorno e dentro, di riflettere, per il loro modo di entrare in relazione, litigando, detestandosi, ma trovando alla fine una specie di equilibrio, ancora pieno di diffidenza, ma forse un po’ meno…

La mia opinione su La signora della porta accanto, Yewande Omotoso

Abitudini quotidiane, parole e giudizi, riunioni di comitato trasformate in occasioni di analisi e studio del vicinato, sentimenti forti che portano ad un certo punto a fare una seria campagna di scavi nella propria storia personale, a far emergere i vissuti e le sofferenze delle due anziane. Un esperimento, quello di Yewande Omotoso – scrittrice nata a Barbados nel 1980, cresciuta in Nigeria e trasferitasi in Sudafrica ancora ragazzina – che vuole provare cosa possa accadere a due persone, così rigide nei propri principi e provate dalla vita, quando vengono messe in relazione tra loro: possono arrivare al perdono? alla riconciliazione?
Un esperimento che dà delle risposte, a mio parere. Molto evidenti. Sulla vita, sull’invecchiare, sull’imparare a far pace col proprio passato. Risposte che devono far pensare tutti noi, alle prese con le nostre vite e con i nostri rispettivi vicini di casa… 🙂

Buona lettura, che sia fonte di profondi pensieri per tutti noi!

La signora della porta accanto
Yewande Omotoso
66th and 2nd, 2018, pag. 249, € 16,00
ISBN: 978-8832970296

Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here