La storia del ROCK in Italia, Roberto Caselli, Stefano Gilardino

Il rock’n’roll deve vincere la diffidenza dei tradizionalisti che vedono ancora nel “bel canto” il modello da seguire e giudicano sciocchezze tutto ciò che è novità. Ma il dado è tratto: niente e nessuno può ormai più fermarlo.

La recensione di La storia del ROCK in Italia, Roberto Caselli, Stefano Gilardino

Quando i militari americani sbarcano a Napoli nessuno immagina quanto questo contribuirà a cambiare il paese.
Con gli americani arrivano i dischi, i Juke Box, il Rock’n’roll.
Da Napoli il Rock arriva a Milano dove nel 1957 si tiene il primo festival rock e Celentano, Mina e Peppino di Capri diventano famosi.
Da quel primo festival, la crescita dei fan e l’entusiasmo verso la musica oltre confine cresce inesorabilmente.
All’inizio i cantanti e i musicisti italiani si limitano a riproporre, traducendole, le canzoni straniere. Non esistono partiture, la musica si ascolta da radio pirata che trasmettono su frequenze libere ma poco affidabili. Tutto è difficile e si va avanti per tentativi.
La strada che però si è aperta conduce ad una libertà sonora e di interpretazione mai neppure immaginata prima.
Dal rock e da tutte le sue derivazioni, beat, grunge, psichedelia, si arriva fino ai giorni nostri, raccogliendo testimonianze, discografia, nomi e personaggi di una storia unica e importante.

 

La mia opinione su La storia del ROCK in Italia, Roberto Caselli, Stefano Gilardino

La storia del rock in Italia è un saggio suddiviso in nove sezioni. Ogni sezione è arricchita da schede di approfondimento su interpreti, film, canzoni. C’è anche una cronologia per ogni sezione e una discografia suggerita.
L’amante, l’appassionato o il semplice curioso troverà in questo saggio pubblicato da Hoepli un’immensa quantità di dati, nomi, titoli.
Se cercate un nome, che sia un cantante, un musicista o un produttore, di sicuro nel libro c’è.
La storia del rock è anche un immenso affresco storico e sociale sull’Italia perché la musica racconta la società e va di pari passo con quello che succede nel paese.

Ho trovato la lettura molto interessante e scorrevole.
Non è un saggio solo per cultori o appassionati ma è pensato per arrivare a tutti.
Le introduzioni di Manuel Agnelli, Enzo Guaitamacchi, Franz di Cioccio e dei due autori del libro danno un’idea di quanto la musica abbia significato per loro.

Se amate la musica o se volete scoprire cosa ballassero i vostri genitori o i vostri nonni questo è il libro adatto.
Buona lettura.

La storia del ROCK in Italia
Roberto Caselli, Stefano Gilardino
Hoepli, 2019, p. 376, €. 29,90

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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