La divina commedia riveduta e scorretta, Se i social network fossero sempre esistiti

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!

La parafrasi di questi versi è del tutto inutile, li abbiamo visti incollati decine di volte sulle bacheche Facebook di amici e conoscenti. La cosa inquietante di questa terzina è che è sempre valida, anche a oltre settecento anni di distanza.

 

La recensione di La divina commedia riveduta e scorretta, Se i social network fossero sempre esistiti

La trama la conosciamo tutti, Dante “Nel mezzo del cammin di nostra vita” si ritrova all’inferno, dove, accompagnato da Virgilio fa un tour dei gironi e conosce peccati peccatori e relative pene, successivamente si reca al purgatorio e poi in paradiso dove incontrerà l’amata Beatrice.
Detta così la trama appare poco intrigante, ma riveduta e scorretta in chiave tragicomica prende tutto un altro sapore.

Il mio parere su La divina commedia riveduta e scorretta,Se i social network fossero sempre esistiti

Vi devo confessare che non ho letto La divina commedia riveduta e scorretta tutto d’un fiato come si farebbe con un romanzo che ti acchiappa, me ne leggo qualche brano quando ho voglia di sana leggerezza, ma se dico leggerezza non vuol dire che il Sommo non mi abbia fatto pensare, perché pur ironizzando sulle sorti di Dante alcune riflessioni sulla vita, sulle persone e sulla politica emergono tra le righe e sono terribilmente attuali.

Nel canto X (paradiso) Dante e Beatrice arrvano nel quarto cielo del Sole, dove si trovano gli spiriti sapienti, Costoro sono organizzati in corone, cerchi dodici beati che risplendono come lampadari muniti di lampadine da un milione di watt. Qui tutti i beati son contenti di parlare con il Sommo, il quale è considerato come un eletto della grazia divina che l’ha lasciato libero di vagare, da vivo, per i regni dell’Oltretomba. Addirittura a ogni cielo i beati lo accolgono a braccia aperte, dicendogli:”Fermati che facciamo il caffè”. Una bella differenza rispetto all’inferno, dove il poeta ha preso più insulti e pedate di Brumotti.

Gli autori

Francesco Dominelli e Alessandro Locatelli hanno creato la pagina Facebook Se i social network fossero sempre esistiti nel 2014. La pagina trasporta le grandi personalità del passato nel presente e le fa confrontare con temi e problemi attuali, con risultati esilaranti. Con Longanesi gli autori hanno pubblicato due libri di grande successo: I grandi classici riveduti e scorretti (2018) e Storie di sfigati che hanno spaccato il mondo (2019).

La divina commedia riveduta e scorretta
Se i social network fossero sempre esistiti
Longanesi, 2020, p. 336, €. 15,90

over quaranta, mamma, geometra e creativa con una fresca passione per il web e una vecchia passione per i libri in tutte le forme sia cartacea che digitale

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here