Il mondo invisibile, Liz Moore

Ada fece un respiro profondo e si guardò intorno. Nell’ufficio, sentì accanto a sé una presenza che la spinse a raddrizzare la schiena.
Guardò di nuovo lo schermo. Il cursore nella finestra di dialogo stava lampeggiando come il battito di un cuore.
Mi hanno chiesto di chiederti una cosa, disse alla fine Ada.
Lo so, rispose ELIXIR. Stavo aspettando.

La recensione di Il mondo invisibile di Liz Moore

Ada cresce in un mondo fatto di calcolo e sperimentazioni al computer.
Suo padre David Sibelius è direttore di un laboratorio molto importante a Boston e sta lavorando su ELIXIR, un programma che sarà in grado di replicare il linguaggio umano.

David però inizia a comportarsi in modo strano, dimentica le cose, esce di casa e non fa ritorno per ore, dice frasi senza senso.
Alzheimer è la diagnosi dei medici e ad Ada crolla il mondo addosso.
La ragazza si trasferisce a casa di Liston, collega di David, e passa dall’istruzione domiciliare alla scuola, dal laboratorio del padre ad una casa piena di gente.

Tutto per Ada è nuovo, solo andare a trovare ogni giorno David nella casa di cura fuori città sembra darle tranquillità ma poi all’improvviso la stessa identità di David è messa in dubbio. Non ci sono registri dei suoi anni universitari e improvvisamente la sua vita ritirata, le sue stranezze assumono un altro significato agli occhi di Ada.
Se nemmeno di David può continuare a fidarsi, cosa le rimane?

La mia opinione su Il mondo invisibile di Liz Moore

Ogni libro di Liz Moore è un’esperienza incredibile e in un certo senso devastante perché le sue storie ti travolgono, ti scompongono in mille pezzi e sul finale ti restituiscono integra ma diversa.

Il mondo invisibile, tradotto da Ada Arduino, è un romanzo con molti livelli di lettura.

Innanzitutto il rapporto padre-figlia, nel caso di Ada e David è un rapporto totalizzante ed esclusivo. Ada ha in David il mondo intero, lo osserva, ne viene in qualche modo stregata perché David è l’inizio e la fine, l’alpha e l’omega.
Ada e David si bastano a vicenda e per la ragazza nulla è meglio che osservare il genitore mentre è nel suo studio, ascoltare le spiegazioni, discutere del lavoro al laboratorio.

Siamo a Boston negli anni ’80, l’università è in fermento, si discute di computer, intelligenze artificiali.
Una macchina,, per quanto sviluppata, può competere con la capacità comunicativa di un essere umano? E fino a dove ci si può spingere con il virtuale?

Se nei Cieli di Philadelphia Liz Moore raccontava un’indagine investigativa e il rapporto tra due sorelle, in questo romanzo, che è cronologicamente precedente, siamo trascinati nelle profondità dell’animo di Ada e tra le pieghe di un rapporto talmente saldo, forte, imperituro anche nella lontananza e nel disinteresse adolescenziale che ne rimaniamo ammaliati.

Ecco, fin dalla prima immagine del libro, la cena che ogni anno David organizza per i nuovi assunti del laboratorio, noi sentiamo che qualcosa di potente, che una storia diversa da tutto quello che già conosciamo sta per iniziare.

Una storia trascinante, emotivamente feroce, capace di innalzarci per poi sprofondarci nel dolore, ricca di svolte narrative, sorprese e con un finale inatteso, emozionante e devastante.

Buona lettura.

Il mondo invisibile
Liz Moore
NN Editore, 2021, p. 432, €. 19,00

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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