L’isola dei fiori, Laura Carrasco

Questa è la storia
di un viaggio nel tempo,
andata e ritorno,
per riscoprire radici e armonie
e guardare con audacia
a un futuro in cui gli strappi
si possono ricucire.

La recensione di L’isola dei fiori di Laura Carrasco

Quando l’Africa e l’America meridionale si sono separate, tanto, tanto tempo fa, una piccola isola è rimasta solitaria.
Un’isola piena di fiori, ricca di musica e felicità.
Una scienziata decide di riportarla a casa, di unirla di nuovo là dove era sempre stata e così la donna, su una piccola imbarcazione e armata solo di binocolo, compasso per tracciare la rotta e una lunga corda per trascinarla, unisce di nuovo l’isola alla terraferma a cui era sempre appartenuta.

La mia opinione su L’isola dei fiori di Laura Carrasco

L’Isola dei fiori di Laura Carrasco è un silent book che attraverso i disegni racconta una storia di radici, unione, antenati e legami che travalicano i confini geografici.

Isla de flores, l’isola dei fiori, esiste davvero e si trova di fronte a Montevideo. Ma Isla de flores è anche il nome della strada dove ogni anno, durante il carnevale, sfilano i musicisti di Candombe, musica simbolo della resistenza alla schiavitù.

Laura Carrasco con solo tre colori: bianco, azzurro e nero, con illustrazioni a timbro di una semplicità disarmante ma allo stesso tempo efficacissima nel tratteggiare la storia del mondo, racconta di unione, folklore, tradizioni e di come tutti siamo uniti da un filo invisibile che ci rende cittadini dello stesso mondo e discendenti dallo stesso antenato.

Buona lettura.

L’isola dei fiori
Laura Carrasco
Le Lettere, 2021, p. 32, €. 13,90

Photo credits: lelettere.it

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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