La borsetta di paglia.
La raccolsi con un gesto da automa, e subito avvertii la stessa sensazione di tristezza dolorosa della sera prima. Era una specie di nostalgia lancinante. Quella nostalgia che non riguarda il passato, ma le cose che non sono accadute e che non potranno accadere mai più. Le storie mancate.
Le vite mancate.
Me la portai appresso, quella nostalgia, mentre guidavo verso e fino a quando arrivai in un posto dove ci sono scogli alti, a picco sul mare.
L’acqua era limpidissima. Pura mi venne di pensare.
Era il posto giusto, ma dovevo trovare il modo giusto.
La recensione di Giallo Natale, AA.VV.
In Giallo Natale, AA.VV. venti grandi autori celebrano le feste con una serie di racconti natalizi più o meno gialli che ci permettono di “assaggiare” lo stile dei vari autori e conoscerli meglio.
Ho ritrovato vecchie conoscenze come Loriano Macchiavelli che ci racconta di un Robin Hood sgangherato tra i sotterranei di Bologna e Gianrico Carofiglio che fa incontrare al suo protagonista una bambina fantasma alla vigilia di Natale.
Ho conosciuto e, mi son fatta incuriosire, da autori che non avevo mai letto come Barbara Garlaschelli e il suo protagonista, un bambino al quale hanno detto che Babbo Natale non esiste e tanti altri che leggerò nei prossimi giorni.
La mia opinione su Giallo Natale, AA. VV.
In generale non amo molto i racconti, ho bisogno di più pagine per immergermi in una certa atmosfera, ma per queste raccolte a tema faccio sempre volentieri un’eccezione, perché mi permettono di scoprire nuovi autori senza impegnarmi in romanzi più lunghi e di ritrovare qualche vecchia, piacevole conoscenza.
Giallo Natale
AA. VV.
Mondadori, 2005, €. 5,85