Successivamente, quando, per dirla francamente, era ormai troppo tardi, diverse istituzioni diramarono bollettini con la descrizione di questo individuo. Confrontarli non può non destare stupore. Nel primo di questi comunicati, ad esempio, è detto che quella persona era di piccola statura, aveva i denti d’oro e zoppicava dalla gamba destra. Nel secondo l’individuo invece era di statura gigantesca, le capsule dentarie erano di platino e claudicava con la gamba sinistra. Il terzo bollettino affermava laconicamente che l’individuo non presentava segni particolari.
Bisogna convenire che nessuno di questi comunicati può servire a qualcosa.
La recensione di Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov
Siamo negli anni Trenta e a Mosca arriva Satana e decide di apparire a due letterati che stanno discorrendo in un parco. Uno dei due verrà travolto e ucciso da un tram e l’altro, dichiarato pazzo, verrà rinchiuso in manicomio.
E nel manicomio conoscerà il Maestro, uno scrittore innamorato della bella Margherita e osteggiato dal regime per le sue idee politiche e la sua opera.
Nel romanzo inoltre c’è un terzo filone narrativo che ripercorre le vicende di Gesù e Ponzio Pilato soffermandosi a riflettere su verità storica, tradizione e Dio.
Tre storie in un unico romanzo diviso in due parti: nella prima si seguono le vicende dei personaggi che hanno a che fare con Satana e la strana compagnia di cui si circonda, nella seconda parte conosciamo bene il Maestro e soprattutto Margherita.
La mia opinione su Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov
Il Maestro e Margherita è probabilmente il capolavoro di Bulgakov ed ha avuto una lunga gestazione e riscrittura.
Bulgakov non vide mai la sua opera pubblicata, infatti morirà nel 1940 mentre il romanzo vedrà la luce nel 1967, pubblicato in versione tagliata, e nel 1973 finalmente in una versione integrale e definitiva.
Come scrive bene Bulgakov e che piacere leggere la sua storia dove si nasconde, non tanto velatamente, una potente critica al sistema dell’URSS.
Mauro Martini, nella prefazione all’opera, scrive qualcosa che mi trova assolutamente d’accordo: ” è un romanzo che va goduto prima che studiato”. E quanto è vera questa cosa.
Bulgakov scrive una storia assurda, strana, bellissima e non importa davvero se mentre si legge non si può padroneggiare completamente ciò che è sotto gli occhi del lettore.
Io mi sono divertita ed entusiasmata con ciò che racconta lo scrittore, ho amato la sua prosa ricca e raffinata, i suoi personaggi intrappolati in un gorgo senza uscita, questa Mosca gigantesca, inferno in terra dove i poeti e gli scrittori elitari sono esseri mediocri e autocompiaciuti ma dove l’amore può essere forte e irriducibile.
Il maestro e Margherita è sicuramente un libro strano, particolarissimo, surreale ma sono sicura che vi incanterà.
Buona lettura,
Il maestro e Margherita
Michail Bulgakov
Newton Compton, 2017, p. 377, €. 4,90