Io la racconto, questa storia, come l ho sentita raccontare tante volte, che ne avevo ancora del tempo da aspettare, prima di girare anch’io per queste stesse strade e incontrarli e conoscerli, ormai vecchi, qualcuno già andato di là, nomi e soprannomi, una faccia e un’impressione. Forse col tempo qualche particolare si è aggiunto da qualche parte, a colorire, e qualcuno conoscerà sicuramente una storia simile e parallela. Ma la storia è tanto semplice che può davvero essere accaduta in tanti posti, contemporaneamente o in momenti diversi; solo i nomi degli uomini cambiano. Forse nemmeno quelli.
La recensione di Tre cene, Francesco Guccini
Tre cene è una raccolta composta da tre racconti in cui Francesco Guccini narra di tre incontri conviviali tra amici, il primo negli anni ’30 alla vigilia di Natale un gruppo di giovani che nonostante la povertà si ritrova a festeggiare in una sera innevata, nel secondo racconto il narratore si trova a confrontarsi con la mezza età e un solo amico con cui cenare, perchè gli altri o sono andati via o già defunti, e nell’ultimo racconto dove il narratore è già anziano si racconta di un pranzo.
Le storie di Guccini, come da citazione, potrebbero accadere ovunque e a chiunque ma accadono tra le colline del cantautore e sono infarcite del suo narrare e del suo vissuto.
La mia opinione su Tre cene, Francesco Guccini
Chi conosce il cantautore modenese già immaginerà che le tre cene, l’ultimo invero è un pranzo, sono solo il pretesto per narrarci l’umanità che lo circonda, i suoi luoghi, le colline del modenese e la gente semplice di campagna.
Per chi non lo conosce è un buon inizio per addentrarsi nel suo stile senza impegnarsi in lunghe letture.
Tre cene
Francesco Guccini
Giunti Editore, 2021, p. 180, €. 17,00