Thomas Jay, Alessandra Libutti

Non so se era questo che mi chiedevi quando hai voluto che ti raccontassi la mia storia. Non so se anche tu speravi che raggiungessi una qualche forma di espiazione: il pentimento e la redenzione. La redenzione invece io non l ho trovata nel pentimento, ma nell’affermazione e nella riconciliazione con me stesso. Raccontandoti di me, mi sono riappropriato delle motivazioni che ho avuto per ogni mia azione, perché in ogni fuga ci ho ritrovato l’amore per la vita e per la libertà. Quel ragazzino balordo che pensavo di essere stato, ora riesco a guardarlo con ammirazione per il suo coraggio di saltare i muri anche quando i cancelli sono aperti.

La recensione di Thomas Jay, Alessandra Libutti

Thomas Jay è un ragazzino che a dodici anni finisce in riformatorio, scappa per la prima volta e trova ospitalità da un vecchio che gli insegna l’amore per le storie e per i libri.

Forse già a quell’età, che non avessi un futuro, me lo si doveva leggere negli occhi, perché scrisse per me una certa filastrocca e comincio a chiamarmi Thomas Jay, come il personaggio della storia: quella di un folletto sognatore che si perde nella notte e non riesce più a ritrovare la via di casa. Da allora e per sempre, quel nome mi è rimasto caro, come il ricordo di colui che me l’aveva dato.

Purtroppo l’amore e la dedizione di Max non bastano a salvare il ragazzino che continua a passare da un riformatorio all’altro fino ad arrivare al carcere e all’ergastolo.
Thomas troverà un senso alla sua vita attraverso la scrittura, nei momenti peggiori di isolamento scrive interi romanzi nella sua testa.
Il vecchio Max prima di morire gli aveva fatto conoscere il critico Samuel Atkins che segue come un angelo custode il ragazzo e fa pubblicare a sua insaputa il suo primo romanzo.

Thomas Jay diventa uno scrittore di culto, nessuno a parte Sam conosce la sua vera identità, fino a quando una studentessa decide di scrivere la tesi su di lui e Thomas accetta di conoscerla e di raccontarle la sua vita.

Il mio parere su Thomas Jay, Alessandra Libutti

Ho iniziato ad ascoltare Thomas Jay di Alessandra Libutti in audiolibro, ma ho scoperto, dopo pochi tentativi, che non riesco a mantenere l’attenzione a lungo sul “parlato”, ho deciso così di finirlo con la lettura tradizionale.

Ho trovato il romanzo in certi punti un po’ lento, ma superato l’inizio la storia diventa coinvolgente e tiene sospesi per capire come il personaggio riesca in un certo senso a far nascere e rinascere se stesso attraverso i suoi romanzi.

Thomas Jay
Alessandra Libutti
Fazi, 2012, p. 291, €. 14,50

over quaranta, mamma, geometra e creativa con una fresca passione per il web e una vecchia passione per i libri in tutte le forme sia cartacea che digitale

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