La traduttrice letteraria è una figura importantissima perché è grazie a lei se possiamo leggere e scoprire personaggi e libri meravigliosi. Noi di Zebuk abbiamo fatto una bella chiacchierata con Angela Ricci, traduttrice dei romanzi di Lucy Maud Montgomery in corso di pubblicazione da parte di Gallucci Editore.
Buongiorno Angela e benvenuta su Zebuk. Prima di iniziare ti va di presentarti ai nostri lettori e raccontare come si diventa traduttrici?
In realtà ci sono tanti modi diversi di diventare traduttrici. Adesso ci sono percorsi universitari e corsi specifici, ma una volta non era così. Io per esempio ho fatto studi di altro tipo, ho un dottorato in Storia contemporanea e quindi ho cominciato traducendo saggi e articoli che mi servivano per le mie ricerche. Ho capito però abbastanza presto che più che la Storia mi interessavano le storie, e mi sono avvicinata al mondo dell’editoria come redattrice. A un certo punto alcuni editori con cui lavoravo mi hanno chiesto se avevo voglia di provare anche a tradurre. Ho cominciato con romanzi più semplici e meno “importanti”, ho scoperto che mi piaceva tantissimo, e piano piano ho fatto esperienza. L’interesse per le lingue straniere però lo avevo sviluppato molto prima. Per il tedesco grazie a mia nonna, che è di Berlino e ha fatto a tutti noi nipoti il grandissimo regalo di insegnarci la sua lingua fin da piccoli. L’inglese invece l’ho studiato a scuola, ma ho affinato le mie conoscenze leggendo tantissimo in questa lingua. Ho cominciato con articoli e siti web su argomenti che mi interessavano (libri, film, canzoni, attualità…), poi ho scoperto che c’erano tantissimi libri in inglese, mai tradotti, che mi sarebbe piaciuto leggere. Uno era proprio un romanzo di Lucy Montgomery, il terzo volume della saga di Emily. All’epoca non avrei mai immaginato che la prima traduzione ufficiale di questo romanzo in italiano l’avrei fatta io.
La casa editrice Gallucci sta ripubblicando in una nuova traduzione le opere di Lucy Maud Montgomery: come ti sei avvicinata a dei libri così famosi e facenti parte dell’immaginario collettivo come, ad esempio, Anna dai capelli rossi?
Quando con Gallucci editore abbiamo deciso di ripubblicarle la saga di Anna – sia per rinnovare la traduzione, sia perché i romanzi successivi al primo ormai si trovavano con difficoltà – sapevo benissimo che questi libri avevano lasciato un segno profondo in chi li aveva letti, perché era successo prima di tutto a me.
La saga di Anna dai capelli rossi infatti la conoscevo già grazie ad alcune mie cugine. Sono poco più grandi di me e un’estate, quando avevo nove o dieci anni, le vidi letteralmente impazzire per i romanzi di Anna: li leggevano in spiaggia, se li scambiavano, ne parlavano tra di loro… insomma, alla fine me li feci prestare e li lessi tutti quanti anche io.
Per questo, quando li ho ripresi in mano da adulta per tradurli, prima di tutto ho sentito la grandissima responsabilità di lavorare su un personaggio così amato, ma allo stesso tempo mi è stato subito chiaro quale doveva essere il mio obiettivo: restituire ai nuovi lettori lo stesso entusiasmo e lo stesso senso di meraviglia che avevo provato io nel leggere quelle storie, che avevo visto nelle mie cugine in quella famosa estate, e che chiunque può notare nei tantissimi fan di Anna, persino in quelli che la conoscono solo dal cartone animato o dalla serie Netflix.
Qual è la sfida più grande per una traduttrice davanti allo stile della Montgomery?
Direi che per me è stato restituire l’incredibile modernità e freschezza della sua scrittura, mantenendo allo stesso tempo l’atmosfera antica e “d’altri tempi” del mondo che descrive. Stiamo parlando di romanzi che hanno all’incirca un secolo, e sono quindi ambientati in un mondo che in buona parte non esiste più. Ma il modo in cui Lucy Montgomery scrive dei sentimenti dei personaggi, dei loro desideri, delle loro relazioni gli uni con gli altri, è così vivido e coinvolgente che sembra quasi opera di un’autrice contemporanea.
Il 24 aprile ricorre un anniversario importante, gli 80 anni dalla morte di Lucy Maud Montgomery. Se ti chiedessi di indicare 3 motivi per convincere i giovani lettori a conoscere questa autrice, quali mi diresti?
Questa è una domanda difficile, perché i motivi sarebbero mille!
Se devo scegliere i tre più importanti, direi prima di tutto perché oltre a delle bellissime storie, questa autrice regala anche un modo nuovo di guardare al mondo. Le sue protagoniste, ognuna in modo diverso, affrontano la vita con positività, fiducia e senso di responsabilità. Questo non vuol dire che non si scoraggino mai, anzi ci sono tantissimi momenti di sconforto, ma c’è sempre anche la loro volontà testarda di superarli. Insomma, sono una grande ispirazione per chi ha tutta la vita davanti e vuole farci cose grandi e belle.
Il secondo motivo è che i personaggi di Lucy Montgomery diventano davvero degli amici, di quelli che ti porti dietro per tutta la vita! Anche se all’apparenza sembrano simili, protagonisti e personaggi dei vari romanzi hanno caratteri, inclinazioni, talenti e desideri diversi. Confrontarsi con loro aiuta a capire molto sé stessi, proprio come avviene con gli amici in carne e ossa. Ogni lettore poi avrà i suoi preferiti, ovviamente. Io per esempio, sebbene apprezzi moltissimo l’allegria e l’entusiasmo di Anna, mi trovo meglio con Emily che è un po’ più riflessiva.
Terzo e ultimo motivo: le descrizioni dei paesaggi e delle atmosfere dell’Isola del Principe Edoardo – la piccola isola canadese dove Lucy Montgomery ha vissuto e ha ambientato tutti i suoi romanzi – fanno venire una gran voglia di andarci. Io non l’ho ancora fatto, ma è un viaggio che sogno da tanto tempo.
Puoi darci qualche anticipazione sui prossimi romanzi della Montgomery che leggeremo?
I prossimi, che usciranno sicuramente entro l’anno, sono l’ultimo volume della saga di Emily e Nuove cronache di Avonlea, ovvero l’ultima antologia di racconti ambientati nel mondo di Anna. Sono particolarmente contenta che escano nell’anno dell’anniversario, perché per la prima volta in Italia saranno disponibili tutti i volumi della saga di Anna e anche di quella di Emily.
Poi continueremo con gli altri romanzi di Lucy Montgomery, tra cui Pat of Silver Bush, The Story Girl, Jane of Lantern Hill. Piano piano vogliamo ripubblicare tutti i libri di questa meravigliosa autrice, perché anche quelli meno conosciuti sono altrettanto belli, e hanno nuove protagoniste tutte da scoprire. Insomma, Lucy Montgomery non è soltanto Anna dai capelli rossi!
Nel ringraziarti per la disponibilità ti rivolgo l’ultima domanda che è il marchio di fabbrica, se così possiamo dire, di Zebuk. Quali libri hai sul comodino al momento? Insomma una traduttrice, che già legge tutto il giorno per lavoro, con cosa si rilassa quando stacca?
Grazie a voi, è sempre bello parlare di passioni condivise! Sul comodino al momento ho Anatomia di un istante di Javier Cercas, un libro a metà tra narrativa e storia, che parla del fallito colpo di Stato del 1981 in Spagna. Come vi raccontavo all’inizio, la mia prima passione è stata la Storia contemporanea, perciò quando voglio staccare lo faccio tornando lì.
Grazie mille, Angela, per la disponibilità e a rileggerci presto su Zebuk!