“I ragazzi forti non piangono” ripeté quel mantra all’infinito, mentre le gocce pian piano si asciugavano sulla maglietta e la ferita diveniva una crosta bordeaux.
Lili usci dal nascondiglio e alzò il tartufo ad annusare l’aria, prima di poggiare il musetto sul suo ginocchio. Il ragazzo sorrise accarezzandola con dolcezza e poi infilò la mano nella tasca posteriore dei jeans. Il libro di Italo venne illuminato dall’alone giallognolo.
Quella notte, all’angolo di una fredda cantina e in compagnia di un fido amico, Riccardo comincio a leggere.
La recensione di Santa Kultura, Gianandrea Frighetto
Siamo sul finire degli anni ottanta a Valle, un paesino della pianura Padana, in Veneto. Riccardo, un ragazzo che non ha lavoro né diploma, viene assunto per liberare il convento dei frati dopo la morte di padre Pidkins che ne era il proprietario.
Il lavoro deve essere fatto in fretta perché il convento verrà presto trasformato in un hotel di lusso, sotto le direttive di Maria segretaria del nuovo proprietario Battaglia che è anche candidato a sindaco della cittadina.
Tra i libri del frate defunto, Riccardo scopre un messaggio che mette in dubbio la lealtà di uno dei confratelli e spinge il giovane a farsi delle domande ed inoltre ci sono molti libri non propriamente di Chiesa che Maria vorrebbe fossero buttati in discarica, ma Riccardo vorrebbe salvare.
Con l’aiuto dell’apecar denominata Santa Kultura, del giovane frate Mattia, di alcuni vagabondi che erano soliti sfamarsi alla mensa del convento e di Elena una ragazza che studia e fa la barista, Riccardo si mette in testa di salvare i libri e di svelare il mistero di padre Pidkins.
La mia opinione su Santa Kultura, Gianandrea Frighetto
Santa Kultura di Gianandrea Frighetto è un romanzo giallo, in cui si trova anche il racconto di un pezzo di provincia italiana, la crescita di un ragazzo apparentemente senza “arte nè parte” e la sua curiosità per i libri.
Riccardo si trova infatti ad avere a che fare con un lavoro, e quindi con la vita da adulto, a farsi delle domande sul suo passato rappresentato dalla famiglia di origine e sul suo futuro nel quale vede Elena di cui si è innamorato.
Sullo sfondo i libri che per la prima volta nella sua vita lo incuriosiscono al punto di mettersi in gioco per salvarli dalla discarica.
Se devo trovare un difetto, a mio parere il romanzo è un po’ troppo prolisso, a volte si dilunga in dettagli che fanno perdere il gusto della storia.
Santa Kultura
Gianandrea Frighetto
La Ruota, 2022, p. 344, €. 12,00