Da non dormirci la notte, Antonio Ferrara

La portò al molo. Camminavano in mezzo al vento uno accanto all’altra, senza dire niente. Il vento portava gli spruzzi delle onde fino ai loro visi. Lia sembrava avesse voglia di dire qualcosa, perché ogni tanto guardava Ferdinando in un modo strano e non diceva niente. Lui faceva finta di non accorgersene.

Una storia d’amore dolcissima, che è dedicata
“Alla ragazza Marianna, che m’innamorò di sé”.
E questo la dice lunga.

E poi c’era quell’incredibile bisogno che Ciro aveva di lei. L’aveva avuto fin dalla prima volta che l’aveva vista, lì sulla porta di casa che già sbavava per Ferdinando. Da quel momento le sue parole scritte venivano da lei. Scriveva solo per lei.

La recensione di Da non dormirci la notte, Antonio Ferrara

Ferdinando e Ciro sono fratelli, ma sono molto diversi fra loro. Uno è il classico bellimbusto tutto sport e savoir faire con le ragazze, l’altro è timido e insicuro, imbranato e a sentir gli altri “brutto come la fame”.
Ma ha una capacità incredibile di sognare, di disegnare, di scrivere, di usare le parole giuste per far innamorare.
Ciro e Ferdinando vivono a Napoli, non hanno più il papà, che è andato via un giorno per non tornare mai più, stanno a casa con mamma e nonno. La loro vita non sembra meravigliosa, si barcamenano come possono con il duro lavoro di mamma, ma sono uniti, nonostante tutto, e si vogliono bene.
Poi arriva Lia.
E accadono cose bellissime.

E scrivendo pensava che era cosi, la scrittura; una cosa che dava tristezza e consolazione insieme, e poteva servire a farti innamorare, a farti piangere o a farti compagnia quando ti sentivi solo e cattivo.

La mia opinione su Da non dormirci la notte, Antonio Ferrara

Leggere Antonio Ferrara è sempre commovente.
Sa usare parole, profumi ed emozioni in maniera magistrale, sa portarti sul molo di Napoli, col vento freddo e l’odore del mare, farti piangere quando Lia parte per tornare a casa, sa farti ritrovare l’emozione ragazzina della prima cotta.

E sa come raccontare una bella storia d’amore. Di quelle col lieto fine e la giusta dose di sdolcinato, che un po’ ci vuole ma non troppo, perché la vita ha anche qualche aspetto amaro, bisogna ricordarlo sempre.

E la storia di Ciro e Lia ce lo ricorda, come ci ricorda che ci sono momenti in cui bisogna camminare e andare avanti, tirar dritto per raggiungere i propri sogni. Nonostante sia dura e tutto paia remarci contro.

Come ogni volta, un bel viaggio, quello con Antonio Ferrara. Consigliatissimo.

Da non dormirci la notte
Antonio Ferrara
Coccole Books, 2023, p. 139, €. 12,00

Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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