Per prima cosa, aprì lo zaino e indossò il vecchio impermeabile. Poi si tirò giù il berretto inclinandolo in modo sbarazzino, il che lasciava intendere una mente acuta e curiosa. Ovviamente indossava già il berretto. Che si tratti di una bambina di dieci anni o di un misterioso gentiluomo straniero, un berretto fa sempre la sua figura. Infine, tirò fuori un paio di baffi finti appiccicosi e se li sistemò sul labbro superiore, muovendoli un po’ per assicurarsi che fossero ben saldi. Quindi alzò le spalle e fece un respiro profondo.
Bonnie Montgomery era diventata Montgomery Bonbon.
La recensione di Omicidio al museo di Alasdair Beckett-King
Bonnie ha dieci anni e uno spirito investigativo straordinario. Quando si tratta di indagare è la migliore e poiché nessuno dà retta a una bambina Bonnie ha creato un alter ego che le permette di muoversi con disinvoltura nel mondo dei grandi e tra la polizia, Montgomery Bonbon.
Il travestimento è molto semplice ma efficace: un impermeabile largo, un berretto calato sugli occhi e un paio di baffi finti. E un accento che oscilla dal francese al tedesco.
Il nonno è l’unico a conoscere la verità ed è anche la sua spalla destra quindi quando durante una visita al museo cittadino uno dei sorveglianti viene trovato ucciso Bonnie, anzi Montgomery Bonbon, inizia subito a indagare. Il caso si dimostra piuttosto intricato ma il fiuto straordinario della piccola investigatrice non fallirà.
La mia opinione su Omicidio al museo di Alasdair Beckett-King
Omicidio al museo è spassoso, pieno di inventiva e il mondo in cui si muove la nostra eroina è pieno zeppo di luoghi curiosi, persone strambe e sorprese a non finire.
Alasdair Beckett-King ha uno stile perfetto che coniuga sapientemente il non prendersi troppo sul serio con un’indagine coi fiocchi dove fino alla fine il vero colpevole non viene rivelato e dove non mancano i colpi di scena.
La narrazione è corredata dalle illustrazioni di Claire Powell che sono assolutamente perfette. Inoltre a inizio libro c’è anche la mappa del Museo dove avviene l’omicidio e personalmente amo studiare gli ambienti in cui avviene l’azione.
Omicidio al museo è sì un giallo ben scritto ma anche un racconto frizzante e rocambolesco con una protagonista adorabile e molto simpatica. A fine volume Bonnie riceve uno strano messaggio quindi non vedo l’ora di leggere il prossimo volume per sapere cosa succederà.
Buona lettura.
Omicidio al museo
Alasdair Beckett-King
Lapis, 2024, P. 288, €. 13,50