“Lo riconobbe immediatamente, perché dei primi suoi incontri con Adele conservava una memoria lacerante, macari del più piccolo dettaglio. Era quel tailleur grigio da donna d’affari che aveva indossato appena passato il lutto stritto, quando era venuta a trovarlo in banca per firmare i documenti e doppo erano andati a mangiare per la prima volta insieme.”
Recensione di Il tailleur grigio di Andrea Cammileri
Il tailleur grigio è il primo romanzo di Camilleri che leggo il cui protagonista non sia il commissario Montalbano.
Febo Germosino, funzionario di banca, vedovo, con un figlio lontano, si risposa con Adele, anche lei vedova, molto più giovane di lui e che lo tradisce sempre.
Adele è una donna bionda e sensuale, la sua caratteristica è il suo taiuller grigio che usa in occasioni particolari, un vestito che per lei ha un profondo significato simbolico, che sarebbe stato molto meglio non conoscere mai.
Germosino arrivato alla pensione, decide di mettere un po’ di ordine alla sua vita e di capire chi è veramente la moglie. Adele è una brava moglie, anche se le loro stanze sono separate , anche se il giovane e bel nipote divide con Adele anche il letto…
Quando Germosino si ammala e necessita di intervento e cure, Adele lo cura amorevolmente, senza l’aiuto di nessuno, ma il marito peggiora, anzichè migliorare…
La mia opinione di Il tailleur grigio di Andrea Cammileri
Anche in questo romanzo non manca l’uso del linguaggio italo-siculo, che mi piace molto, un bel noir ma secondo me non all’altezza di Montalbano.
Due personaggi molto diversi ma raccontati egregiamente.
Un romanzo molto triste, Adele desidera il prestigio sociale ed è una donna insensibile e nasconde a meraviglia questo difetto, agli occhi di tutti è una donna perfetta, una brava moglie, ma nasconde tanti segreti…
Buona lettura!
Il tailleur grigio
Andrea Camilleri
Edizioni Mondadori, anno 2008, p. 141, € 16,50
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