Come una culla, il furgone mortuario lo faceva oscillare dolcemente.
Il malandato veicolo procedeva scricchiolando lungo una strada di campagna, asfalto screpolato e gibboso. Gli pareva che quel viaggio durasse da alcune ore ma non si sarebbe stupito scoprendo che si trattava invece di giorni o settimane. Poi ci fu uno stridio di freni consumati e si sentì sballottare da una brusca svolta. Adesso erano sul fondo liscio di una statale, e in rapida accelerazione.
Sfregò il volto contro un’etichetta satinata all’interno della sacca. Non poteva vederla in quel buio ma ricordava le parole elegante intessute in nero su giallo.
Michael Hrubeck, schizofrenico psicopatico, fugge dal manicomio criminale in cui è internato. La fuga è stata lucidamente preparata, secondo un piano e un obiettivo: trovare Lis Acheson, la donna che aveva testimoniato contro di lui nel processo in cui era stato giudicato colpevole di omicidio. Inizia la caccia all’uomo. Sulle tracce dello psicopatico si mettono lo psichiatra che lo ha in cura, un ex agente di polizia col suo cane da pista e il marito di Lis che vuole trovare Michael prima che uccida sua moglie. Ma la mente disturbata di Michael ha un solo punto chiaro: lui conosce Lis meglio di quanto lei conosca se stessa. Contemporaneamente, attraverso flashback si dipana una storia di intrecci familiari che culminerà in un assassinio.
In Pietà per gli insonni Deaver ci porta in un thriller che lascia senza fiato:
Una storia da leggere senza fermarsi, in modo compulsivo, fino ad arrivare con il fiatone all’ultima pagina.
Perchè in fondo anche i personaggi del romanzo fanno lo stesso.
Corrono incontro alla verità, al denaro, ma anche alla pazzia e al salvataggio della bella di turno.
E il lettore corre incontro alla trama, ricca di colpi di scena.
E si ritrova a sentirsi come un bambino in un negozio di giocattoli!
Pietà per gli insonni
Jeffery Deaver
Bur Rizzoli, 1999, 431 pag., € 8,00
ISBN 9788817022835
Qualche anno fà avevo letto qualcosa di Deaver … che dite ricomincio ?