Era una fresca limpida giornata d’aprile e gli orologi segnavano l’una. Winston Smith, col mento sprofondato nel bavero del cappotto per non esporlo al rigore del vento, scivolò lento fra i battenti di vetro dell’ingresso agli Appartamenti della Vittoria, ma non tanto lesto da impedire che una folata di polvere e sabbia entrasse con lui.
L’ingresso rimandava odore di cavoli bolliti e di vecchi tappeti sfilacciati. Nel fondo, un cartellone a colori, troppo grande per essere affisso all’interno, era stato inchiodato al muro. Rappresentava una faccia enorme, più larga d’un metro: la faccia d’un uomo di circa quarantacinque anni, con grossi baffi neri e lineamenti rudi ma non sgradevoli. Winston ‘avviò per le scale. Era inutile tentare l’ascensore. Anche nei giorni buoni funzionava di rado, e nelle ore diurne la corrente elettrica era interrotta. Faceva parte del progetto economico preparazione della Settimana dell’Odio. L’appartamento era al settimo piano, e Winston, che aveva i suoi trentanove anni e un’ulcera varicosa sulla caviglia destra, saliva lentamente, fermandosi ogni tanto per riposare.
Londra, capoluogo della provincia di Pista Uno.
Qui si trovano i Ministeri dello stato di Oceania, uno dei tre in cui è divisa la Terra: il Ministero dell’Amore, il Ministero della Verità, il Ministero della Pace, il Ministero dell’Abbondanza.
C’è un Partito unico che governa la società. A capo del partito c’è il Grande Fratello, un personaggio che nessuno ha mai visto dal vero e che sa come tenere sotto controllo la vita di ogni essere umano…
I tre slogan del partito, su cui si basa ogni azione e ogni decisione, sono:
– La guerra è pace
– La libertà è schiavitù
– L’ignoranza è forza
In questo ambiente vive, insieme al resto dei cittadini, Winston Smith, membro del partito incaricato di “correggere” i libri e gli articoli di giornale. “Correggere”, nella Neolingua imposta dal partito, significa modificare ciò che è scritto in modo da renderlo rispondente e veritiero rispetto alle visioni ed alle previsioni fatte dal partito. Le parole sgradite vengono censurate, convogliandole nell’unico termine che le raggruppa tutte: “psicoreato”.
Winston modifica quindi la storia già scritta, alimentando la fama e la potenza del partito, ma in realtà Winston non accetta quello che sta facendo e non riesce ad adeguarsi al Bipensiero, imposto dal partito…
Le impressioni
La lettura di questo libro è stata illuminante, ogni volta che l’ho ripetuta.
In un clima di ansia, di terrore e di oppressione, chi legge si trova all’improvviso a fare i conti con la sua coscienza e con quello che realmente pensa di sé e di quello che lo circonda. Si trova a meditare sull’importanza della libertà (non solo della libertà di stampa), sulla sua capacità di osservare le leggi e/o di dire la sua al riguardo, di partecipare attivamente alla vita della comunità.
Sempre attuale, quindi, anche se il romanzo di Orwell è stato scritto nel 1948…
Credo che 1984 sia un libro fondamentale, da leggere e rileggere nel corso della propria vita, per guardare il mondo e la vita quotidiana da un punto di vista “esterno”, in modo da mantenerci sempre coscienti di quello a cui si può andare incontro:
Era un po’ curioso pensare che il cielo era lo stesso per tutti, in Eurasia, in Estasia, e anche lì. E la gente sotto il cielo, anche, era sempre la stessa gente… dovunque, in tutto il mondo, centinaia o migliaia di milioni di individui, tutti eguali, ignari dell’esistenza di altri individui, tenuti separati da mura di odio e di bugie, eppure quasi gli stessi…
1984
George Orwell
Mondadori, 2002, pagg. 336, € 9,50
ISBN: 978-8804507451
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