Artemis Fowl Il morbo di Atlantide, Eoin Colfer

Di recente il genio criminale Artemis Fowl ha convocato in Islanda un gruppo scelto di rappresentanti del Popolo. Ma quando ha cominciato a presentare la sua ultima invenzione per salvare la Terra dal riscaldamento globale, a tutti è sembrato diverso. Gli è successa una cosa terribile: Artemis è diventato buono.

Gli abitanti del mondo di sotto diagnosticano un grave attacco del morbo di Atlantide (che per voi e per me è un disturbo dissociativo dell’identità). In pratica il continuo sguazzare nella magia ha danneggiato la sua mente. E adesso la città sotterranea di Atlantide rischia di essere attaccata da un esercito di robot malvagi e la versione buona di Artemis non sa combatterli.
Ora, il problema è capire se il capitano Spinella Tappo, della leale Eroica polizia riuscirà a portare indietro il vero Artemis, prima che i misteriosi marchingegni distruggano la città e tutti i suoi abitanti.(Mondadori)

In questo settimo volume delle avventure di Artemis Fowl la storia risulta un pò lenta, si dilunga sulle descrizioni e a volte si perde. Però ci sono dei momenti divertenti, soprattutto quando l’alter ego di Artemis, che si chiama Orion ed ha una personalità molto sensibile e delicata, nonchè distante anni luce dalla quella scaltra del ragazzo che la ospita, dichiara il suo amore per Spinella con dolci parole e vezzeggiativi di altri tempi.

In fondo il filo conduttore di questa puntata della saga Fowliana è l’amore, sotto diverse forme e con i suoi strani sviluppi.

E’ l’amore per la madre Angelina che permette ad Artemis di non perdersi completamente dentro la malattia, ed è l’amore ciò che muove il cattivo Raponzo Tubero (fratello del comandante “buono” morto qualche pagina prima): senza scoprire troppo le carte, alla fine del libro anche i brutti personaggi si potranno vedere sotto un’altra luce.

Insomma: viaggiare nel tempo, giocare con la magia, studiare nuove forme per salvare il mondo ha portato Artemis ha lottare per la sua vita. Bisogna fare attenzione a non esporsi troppo e a tirare la corda, mica sempre ci sono gli amici magici a fare da cuscini per le cadute!

Buona lettura!

Il morbo di Atlantide. Artemis Fowl
Eoin Colfer, 2011, 396 p, trad. A. Orcese
Ed. Mondadori (collana I grandi)  
Età di lettura: da 10 anni. 
Sono quella che legge due libri contemporaneamente, quella che ha l'e-reader, io piango quando la scrittura è bella, divento il protagonista del libro. Curiosa, tento di infilarmi in tutti i generi, scegliendo tra i grandi classici e osando nuovi autori. L'unica certezza che ho: non mi basterà questa vita per finire la mia lista dei desideri. "Io penso, disse Anna sfilandosi un guanto, che se ci sono tanti ingegni quante teste, ci sono tanti generi d'amore quanti cuori" (Anna Karenina)

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