E un’altra cosa…, Eoin Colfer

Se possedete una copia della Guida galattica per gli autostoppisti, una delle ultime cose che potrebbe venirvi in mente di digitare sulla sua videotavoletta sarebbe il titolo stesso di quel particolare volume sub-Eta, in quanto, avendone una copia, si presume che sappiate già tutto sul libro più notevole stampato dalla grande casa editrice dell’Orsa Minore. Va però detto che Supposizione è al secondo posto in tutti i più importanti sondaggi degli ultimi millenni sulle Cause di conflitti intergalattici, superata solo da Bastardi con grosse armi che arraffano territori altrui, mentre il terzo posto è un perenne testa a testa fra Concupiscenza del proprio caro significativo da parte di un altro essere senziente e Fraintendimento di semplice gestualità manuale. Il “Wow! Questi spaghetti sono fantastici!” dell’uno, per l’altro significa “La tua mammina se la spassa facendo sveltine con i marinai”.

La trama

Era ferma intenzione di Douglas Adams scrivere un sesto episodio della sua trilogia della Guida galattica per gli autostoppisti, ma la morte prematura nel 2001 gliel’ha impedito. Ora però, a trent’anni dalla pubblicazione della Guida, il difficile compito è stato affidato al geniale scrittore Eoin Colfer, il creatore di Artemis Fowl. Con il romanzo E un’altra cosa… (And An Other Thing…, 2009) l’autore ha fatto sì che Arthur Dent e Ford Prefect riprendessero a viaggiare in lungo a in largo per l’universo.
Arthur Dent (il leggendario protagonista della serie) ha ormai viaggiato in lungo e in largo pe rtutto lo spazio, quello conosciuto e quello sconosciuto. È andato — più o meno volentieri — avanti e indietro nel tempo. È saltato per aria, è stato riassemblato perbene, è entrato e uscito da cupe prigioni, è stato insultato più del necessario. E — come c’era da aspettarsi — non è riuscito nemmeno lontanamente ad afferrare il senso della vita, dell’universo e di tutto il resto. Ma ora Arthur ha fatto ritorno sulla Terra e spera di potersi finalmente sorbire una buona tazza di tè. La sua speranza però si rivela destinata a evaporare insieme agli oceani terrestri, perché il suo pianeta sta per saltare per aria, un’altra volta…
In questo irresistibile romanzo che è il sesto della trilogia della Guida galattica incontrerete — fra l’altro — un pantheon di divinità disoccupate, un alieno verde in preda alle pene d’amore, un Presidente Galattico rinnegato a caso e almeno un grosso pezzo di formaggio.

Nella mia lunghissima wishlist capeggia, oramai da qualche tempo, l’intera “trilogia” (in 5 volumi nevvero) della Guida Galattica per Autostoppisti di Douglas Adams.
E’ stato per puro caso che, un giorno, in uno dei miei saccheggi (regolarmente pagati, s’intende!) in libreria, ho scovato questo volumetto a firma Eoin Colfer.
Il sesto libro della Guida.
Non ho saputo resistere.
Si, probabilemente il fatto che mancano all’appello i capitoli precendenti potrebbe non avere molto senso…
Però E un’altra cosa… è un romanzo divertente, assai surreale, ricco di spunti che arrivano direttamente dalle notizie dei quotidiani (ma rimaneggiate con grande creatività).
Certo, lo stesso Colfer, inizialmente, ha avuto qualche dubbio sul fatto di doversi sostituire allo scomparso Adams:

Quando mi è stato chiesto di scrivere il sesto volume della saga, mi sono sentito quasi scandalizzato poiché ritenevo che a nessuno dovrebbe essere permesso di interferire con questa serie incredibile. Ma riflettendo mi sono reso conto che questa era una meravigliosa opportunità di lavorare con i personaggi che ho amato fin dall’infanzia e dare loro qualcosa di mio, pur tentando di conservarne lo spirito voluto da Douglas Adams, era motivo di orgoglio e di nuova sfida con me stesso.” (Eoin Colfer)

Ma, grazie alle sue doti creative, agli appunti di Adams sul sesto capitolo è riuscito nell’impresa non indifferente di ricreare le stesse atmosfere dell’originale.

 

E un’altra cosa…
Eoin Colfer
Oscar Mondadori, 2011, 314 pag., € 10,00
ISBN 9788804607823

 

40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

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