Intervista a… Celenia Ciampa

Eccoci ad una nuova intervista di Zebuk. Stavolta siamo andate a cercare una scrittrice per ragazzi con uno strano nome che sa di fiaba… Celenia.

Celenia Ciampa è l’autrice de Il figlio dell’Orco e della Strega, e-book della Siska Editore che abbiamo presentato e letto con molto entusiasmo. Oggi la intervistiamo, per conoscerla meglio e per capire qualcosa in più di lei…

Ti avranno già chiesto mille volte del tuo nome e del suo significato… ce ne vuoi parlare? Ma soprattutto, noi di Zebuk vogliamo sapere: chi è, in tre parole, Celenia?
Proprio lo scorso week-end ho incontrato una ragazza che sapeva esattamente da dove venisse il mio nome… non sai quanto me ne sono stupita! E’ una ricercatrice che per la tesi ha letto tutte le fiabe italiane ambientate a Natale. Proprio così: la mia mamma, quando era ancora una bambina, ha trovato il mio nome in una fiaba natalizia di Giovanni Papini, intitolata “Il sogno di Celenia”. Tanto ne è rimasta colpita che ha deciso di donare quel nome alla sua bambina; e molti anni più tardi sono arrivata io. Nata da una fiaba, sono cresciuta in una casa di altri tempi, come se ne trovano nei romanzi dell’800: stanze grandi, piene di ombre e misteri, una soffitta scricchiolante, un giardino (nella mia immaginazione segreto), niente riscaldamento e, talvolta, il lume di una candela accesa. Il nome Celenia deriva dal greco “Selene”, la dea della luna. Anche in questo mi calza a pennello: sono lunatica e lunare.

La mia più grande passione sono le storie: esse sono la nostra vita che si dilata, il nostro patrimonio che viene tramandato, i nostri sogni che non muoiono chiusi in un cassetto. E vivo di storie leggendo, scrivendo, lavorando come maestra elementare e studiando per diventare pedagogista clinica, per sentirne sempre di nuove e collaborare alle storie degli altri.

I libri per bambini e la morale della favola: come nasce un racconto che vuole insegnare qualcosa di importante?
I miei racconti nascono… da soli! Come diceva anche Pirandello. E’ come se i personaggi appartenessero ad un mondo parallelo al nostro e aspettassero qualcuno disposto ad ascoltarli per farli uscire, per renderli vivi e far conoscere a più persone possibili la loro storia. Le vicissitudini di Tarek, quindi, sono accadute davvero. Dove? In questo magico mondo parallelo e, sicuramente, anche dentro di me.

I due genitori protagonisti del tuo libro sono bruttissimi da far paura e son anche fieri della loro bruttezza. Una domanda banale ma importante: quanto conta l’apparire?
L’apparire conta eccome, inutile dire il contrario.
Aggiungerei “purtroppo”. Non possiamo fingere che la realtà sia diversa; in alcuni saggi di pedagogia o psicologia contemporanee l’uomo attuale viene chiamato “Homo videns”, perché appunto basa tutto se stesso e il suo pensiero sull’immagine: quella percepita e quella da far percepire agli altri. Questo però non vuol dire che non possiamo far niente contro il dominio dell’apparenza; dovremmo cercare di apparire ciò che siamo, per far conciliare l’immagine col suo significato, con noi stessi. E’ un obiettivo che richiede di essere in grado di saper ascoltare se stessi, di imparare a conoscersi, di riuscire a capire cosa davvero vogliamo. Così sarà possibile essere ed apparire, in equilibrio… con la nostra storia.

Bellissime le illustrazioni del tuo libro: erano proprio così, nella tua mente, l’Orco e la Strega? Come avete collaborato, tu e Daria Palotti, l’illustratrice, per ottenere questo splendido risultato?
Io e Daria ci siamo conosciute soltanto tramite le parole del libro (una volta edito, anche di persona). Sono stati i personaggi a raccontarsi da soli. Sono dei gran chiacchieroni, chi meglio di loro stessi avrebbe potuto descriverli? Le storie portano emozioni, sensazioni, immagini… e Daria è brava proprio in questo, a tradurre le “immagini immaginate” in immagini reali, che tutti possono ammirare. Come li avevo immaginati? Simpatici e misteriosi, curiosi e sprovveduti, istintivi e riflessivi: proprio come li ha visti Daria.

Noi di Zebuk curiosiamo sempre sui comodini dei nostri amici, alla ricerca di nuove e interessanti letture: cosa legge oggi Celenia?
Purtroppo soffro di bulimia da lettura! I libri che devo ancora leggere, presenti in formato cartaceo ed e-book, superano le due centinaia! In questo momento sto leggendo “Facebook in the rain”, di Paola Mastrocola, una professoressa scrittrice che amo molto e della quale ho letto quasi tutti i romanzi e saggi; “Un viaggio chiamato vita” di Banana Yoshimoto, altra scrittrice che adoro, forse una delle mie preferite, per le sensazioni intime e private che sa proporre al lettore con la sua scrittura leggera e profonda al tempo stesso; “La casa del tempo”, di Roberto Piumini illustrato da Roberto Innocenti, un albo meraviglioso, che non casualmente ha vinto il Premio Andersen nel 2008; “David Copperfield”, classico dickensiano, che riesco a inserire fra le altre letture perché in formato audiolibro, altro interessantissimo modo di leggere.

Inoltre, sono alle prese con un paio di saggi per il master che sto seguendo. E nel tempo che resta? Porto fuori Stella, la mia cara amica cane lupo.

Da malate di bulimia da lettura, apprezziamo i tuoi suggerimenti e ne terremo conto per aggiornare la nostra già lunghissima lista dei desideri!
Grazie Celenia di queste quattro chiacchiere, ci è venuta voglia di saperne di più su di te e sui tuoi progetti futuri… ci sarà occasione di parlare ancora insieme e allora scopriremo… chissà cosa… 😉

Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

3 COMMENTS

  1. Ma sì, dai, che siamo trrooooppo curiose: i tuoi progetti futuri vogliamo scoprirli subito, Celenia! A cosa stai lavorando in questo periodo?

  2. Con la casa editrice Siska ho in pentola due progetti. Uno è già passato dalla fase dell’editing, è stato curato e coccolato, quindi è quasi pronto per l’e-bookizzazione (si dirà così??!!). E’ la storia di una bambina che perde le lettere dell’alfabeto ed intraprende un viaggio per ritrovarle… nel suo giardino!
    Poi in programma c’è una raccolta di racconti (paurosi!) e un racconto per l’estate… più altre idee un pò più “eteree” da mettere su carta. Abbiamo di che rimboccarci le maniche!!

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