La mia amica Linguabianca
di mangiar non è mai stanca:
sbocconcella a tutte l’ore
per fermare il suo languore
torte, pizze e biscottini,
cioccolato e pasticcini!
Quando viene qui a giocare
vuole sempre cucinare,
ma per me è una tortura:
non ha proprio la misura!
Se volto solo la schiena
… mette il dito nella crema!
Se poi sono assai occupata
ruba miele e marmellata.
Però oggi è un po’ più quieta,
ha deciso: fa la dieta!
Vuol perciò da me imparare
un bel dolce da mangiare
anche in questa contingenza,
perché lei non ha pazienza.
La ricetta è bell’e pronta:
sissignori, è la crescionda!
Il libro
Non si tratta di un romanzo, in questo caso – e questo sembrerebbe contrastare col principio alla base di Ricette Letterarie, quello di non proporre semplici libri di ricette – ma la particolarità di Cucinare in famiglia è di avere una parte ‘in rima’, che lega la cucina alla poesia, o meglio alle filastrocche: un modo giocoso di parlar di cibo, che ci fa respirare un’atmosfera particolare…
Avete presente quelle cucine di una volta? quelle dove la famiglia si ritrovava e dove si passavano i giorni di festa più freddi, spesso, tutti insieme? quelle dove si preparava il pasto con cura, chiacchierando tra le patate da pelare e la minestra da cucinare, in attesa degli ospiti?
Ecco, questa è l’atmosfera giusta per gustarvi la Crescionda. Un dolce tipico del carnevale umbro ma talmente buono e così semplice da preparare, da poterselo concedere e poterlo donare alle persone care, come una coccola, un gesto d’affetto, un altro comfort food per l’inverno che verrà…
La ricetta
La crescionda
Ingredienti
- 250 g di zucchero
- 80 g di cioccolato fondente
- 80 g di pangrattato
- 1/2 l di latte
- 4 uova
- 1 cucchiaio di cacao amaro
- scorza grattugiata di 1 limone
Preparazione
Sciogliere nel latte caldo il cioccolato fondente; frullare le uova con lo zucchero e unire mano a mano tutti gli ingredienti.
Imburrare uno stampo a bordi non troppo alti e cuocere in forno a 170° per 30 minuti.
La cosa più semplice del mondo ma… quanto è buono!
N.B.: il pangrattato può essere sostituito con biscotti secchi macinati e amaretti sbriciolati per un sapore più ricco. Ma in questa versione base, con ingredienti poveri, c’è una poesia che… 🙂
Curiosità
Dolce tipico del carnevale di Spoleto, sembra che nelle ricette più antiche fosse presente anche il brodo di gallina… probabilmente possiamo pensare ad un dolce di origine medievale arrivato fino a noi con qualche modifica.
Una versione alternativa, quella che si legge qui.
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Se il nostro suggerimento vi è piaciuto e vi è venuta voglia di provare la crescionda e le altre ricette del libro, potete acquistarlo direttamente dal link qui sotto: saremo tutti più felici! 😉
Cucinare in Famiglia – Ricette tra rime e fornelli
Antonietta & Maddalena Curti
Graphe.it, 2011, 120 pag., € 7,50
ISBN 9788897010067
Dove acquistarlo: