The Casual Vacancy, J.K.Rowling

Mary switched off the mirror light and closed the passenger side door. Barry pressed the auto-lock on the key-ring in his hand; his wife’s high heels clacked on the tarmac, the car’s locking system beeped, and Barry wondered wheter his nausea might abate once he had eaten.
Then pain such as he had never experienced sliced trough his brain like a demolition ball. He barely noticed the smarting of his knees as they smacked onto the cold tarmac; his skull was awash with fire and bllod; the agony was excruciating beyond endurance, except that endure it he must, for oblivion was still a minute away.
Mary screamed – and kept screaming.

Pagford è una piccola città.
Tranquilla, monotona, ordinaria.
Si conoscono tutti e sembrano andare tutti d’amore e d’accordo.
Almeno, fino a che Barry Fairbrother, un cittadino rispettabile nonchè membro del consiglio comunale, muore improvvisamente una sera, poco più che quarantenne, fulminato da un ictus.
E’ come se quest’episodio scatenasse una specie di reazione a catena.
Il paesino entra in guerra.
Tutti contro tutti.
Si scoprono antipatie e odio celati sotto una cortina di rispettabilità e cortesia.
Escono fuori lotte famigliari (soprattutto tra genitori e figli, ma anche guerre tra coniugi), guerre scolastiche tra insegnanti ed alunni.

E ia più grande tra tutte le guerre:
quella per accaparrarsi il seggio vacante (questo il titolo nella traduzione italiana) lasciato dalla buonanima di Barry.

J.K.Rowling, per The Casual Vacancy, il suo primo romanzo per adulti dopo gli allori della serie per ragazzi di Harry Potter, ci guida attraverso la provincia inglese e i segreti, le invidie e le malelingue del posto.
E lo fa narrando nel modo che ci è familiare.
Presentandoci un’ampia (forse troppo ampia, questo è l’unico appunto che mi sento di fare al libro, che ho personalmente trovato godibile e, a tratti divertente) galleria di tipologia umana davvero impressionante.
Descrivendo, con dovizia di particolari, il cambiamento del pacioso villaggio in un luogo impossibile.
Scrivendo, per la prima volta di droga, violenze, ambienti poco “tranquilli”.
Riuscendo, comunque a mantenere  quel suo senso dell’umorismo che la caratterizza dall’inizio della sua carriera letteraria.

Se siete curiosi di leggere questo romanzo, ricordate però una cosa fondamentale:
Non fatelo aspettandovi una versione “matura” di Harry Potter.
Ne rimarreste delusi.
Prendetelo, invece, come un libro ben scritto, dalla storia curiosa, corale, appassionante, a tratti drammatica.
Allora, si, che vi troverete di fronte ad una buona lettura.

 

NB. Il seggio vacante uscirà, edito da Salani, il prossimo 6 dicembre 2012

The Casual Vacancy
J.K.Rowling
Little Brown, 2012, 503 pag., £ 20,00
ISBN 9781408704202

Silbietta
40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

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