Un assaggio di … La favola di Natale, Giovannino Guareschi

C’era una volta un prigioniero … No: c’era una volta un bambino … Meglio ancora : C’era una volta una Poesia…
Anzi facciamo così: c’era una volta un bambino che aveva il papà prigioniero.
“E la Poesia?” direte voi. “Cosa c’entra?”
La Poesia c’entra perchè il bambino l’aveva imparata a memoria per recitarla al suo papà, la sera di Natale. Ma, come abbiamo spiegato, il papà del bambino era prigioniero in un Paese lontano lontano.
Un Paese curioso, dove l’estate durava soltanto un giorno e, spesso, anche quel giorno pioveva o nevicava. Un Paese straordinario dove tutto si tirava fuori dal carbone: lo zucchero, il burro, la benzina, la gomma. E perfino il miele, perchè le api non suggevano corolle di fiori, ma succhiavano pezzi d’antracite.

 

La Favola di Natale è un’opera letteraria dello scrittore e giornalista Giovannino Guareschi. Scritta nel dicembre 1944 durante il periodo di prigionia, venne raccontata per la prima volta la sera della Vigilia di Natale dello stesso anno nella sua baracca nel campo di prigionia. Guareschi nella premessa della favola indica come muse ispiratrici Freddo, Fame e Nostalgia.
La favola è illustrata dall’autore stesso ed è accompagnata dalle musiche di Arturo Coppola, compagno di prigionia che le compose nello stesso periodo della stesura della favola. Nel maggio 2008 la Favola è andata in scena al Teatro Verdi di Busseto in occasione dei festeggiamenti per il centenario della nascita dell’autore.

Trama

La favola narra di un bambino di nome Albertino (figlio dell’autore), della sua nonnina, del suo cagnolino Flick, di una lucciola e del loro incredibile viaggio verso il campo di concentramento in cui si trova il padre di Albertino. Durante il viaggio la combricola fa conoscenza di funghi parlanti, cornacchie canterine, oggetti animati, angeli e tante altre stranissime creature. La favola si conclude con un tanto povero quanto miracoloso pranzo di Natale in cui Albertino si è finalmente ricongiunto con il padre, ma alla fine il papà di Albertino deve tornare al suo triste campo e Albertino ed il resto della ghenga alle loro case.
Fonte Wikipedia

Elisa
over quaranta, mamma, geometra e creativa con una fresca passione per il web e una vecchia passione per i libri in tutte le forme sia cartacea che digitale

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