Wok ha quindici anni e non ha avuto una vita facile la sua famiglia è Alice. Quando muore, Wok si ritrova solo. Decide di scappare prima che i servizi sociali vengano a prenderlo per andare a prendere l’unico parente che gli è rimasto il nonno paterno, un Navajio, chiuso in una casa di riposo, perché da anni non parla più, per portarlo nella riserva dove era nato.
“Gli anni passano in fretta, mi ha detto Alice. Sono come le perline di una collana a cui ti affezioni, e poi un giorno il gancio si scioglie, e le perline scivolano via. E qualcuna la perdi, per sempre, puoi cercarla quanto vuoi. Una perlina sparirà per sempre dalla collana.”
Parte al volante della vecchia Dodge e con le ceneri di Alice in un termos. Wok chiama la madre per nome e mai “mamma”, con lei ha sempre avuto un rapporto difficile, a volte sembra lui il padre e non il figlio.
Durante questo viaggio conosce Zoe, una compagna di viaggio molto importante che lo aiuterà a ritrovare sé stesso. Un viaggio difficile, molti kilometri da percorrere senza patente che lo porteranno a scoprire un grande segreto.
“Vivo con mia madre, si chiama Alice. Fino a tre giorni fa. Alice non c’è più.”
Un bellissimo libro che potrebbe diventare benissimo un ottimo film, scritto da Francesco Carofiglio, che ho avuto il piacere di vedere alla presentazione all’Auditorium del mio paese settimane fa. Francesco oltre che autore è anche sceneggiatore di cinema, teatro e televisione, anche molto simpatico aggiungerei.
L’idea del libro ha raccontato che è nata per caso, hanno inciso un viaggio in America e l’incontro con alcuni nativi americani e da li il passo è stato breve. Una storia di formazione, di solitudine e di grande coraggio, in bilico tra due mondi diversi. Un bel libro che vi consiglio vivamente di leggere.
Wok
Francesco Carofiglio
Piemme, 2013, p. 125, €. 10,00
Per acquistare: