” Cristina? Cristina, dai svegliati!”
Mmmh… Dio che nausea, ma dove sono? Mi gira la testa come se fossi su una giostra impazzita… e poi co’hanno da urlare tutti, neanche fosse il primo giorno di saldi? E perché mi schiaffeggiano? Cos’ho fatto di male???
“Cristina… Cristina, mi senti? Mi seeenti?”
Certo che che ti sento! Come potrei evitarlo, continui a prendermi a sberle! Cos’hai, un complesso d’inferiorità nei confronti delle donne? E quell’aureola intorno alla testa? Eddài, Gesù, tornatene a moltiplicare pani e pesci e lasciami dormire ti prego.”
Ci sono periodi della vita in cui le cose vanno male, la vita non ci sorride, come capita alla protagonista di questo ultimo romanzo di Federica Bosco.
Cristina nel giro di ventiquattr’ore perde lavoro, casa e fidanzato. Anche se perdere certi fidanzati potrebbe sembrare una cosa positiva, quando si hanno trent’anni trovarne uno decente, diventa più difficile che trovare un lavoro stabile.
E’ costretta a tornare a vivere con il fratello e i genitori, che litigano da quarant’anni e a fare “l’inviata imbranata” di una trasmissione televisiva nazionale. Come se questo non bastasse si innamora di un medico al pronto soccorso dove è finita per aver preso troppa valeriana, il medico è per lei irraggiungibile perché sta felicemente insieme ad una dottoressa.
Nonostante i consigli dell’amica Carlotta, maestra di yoga, Cristina non riesce a non mettersi nei guai, perché a volte solo sbagliando ci si accorge degli errori che si commettono e che la felicità è molto più vicina di quello che si crede, bisogna solo riuscire ad essere sé stessi.
Una serie di personaggi in cui ognuno troverà una parte di sé, un romanzo ricco di humor come nel genere di Federica, ma anche un ritratto reale della vita odierna.
Buona lettura.
Non tutti gli uomini vengono per nuocere
Federica Bosco
Mondadori, 2013, p. 358, € 17,00
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