Eppure, in seguito, nonostante lo scarso traffico marittimo, sul terrazzino dell’Edelweiss, avrei trascorso intere giornate di accidia. Che forse, più che un peccato capitale, era, alla Spada, una necessità. Che si fosse o meno narcisisti. Perchè talvolta l’accidia è l’assecondare attivo di una spinta all’introspezione e non il vizio della contemplazione di sè.
Il protagonista è come nei romanzi precedenti di Piazzese Lorenzo La Marca, ma al contrario delle altre volte non ci troviamo coinvolti in una vicenda noir.
Lorenzo infatti incontra ad un convegno un ex compagno di studi e da lì parte un lungo flashback di ricordi della sua vita studentesca, in particolare l’esperienza su un motopesca per la raccolta dei dati relativi ai tonni e la scoperta di un piccolo arcipelago detto “La Spada dei Turchi”. Alla “Spada” vivono più o meno stabilmente un gruppo di persone detti “Gli stravaganti”, il loro punto di ritrovo è il bar Edelweiss dove Lorenzo prende in affitto una stanza. Gli stravaganti sono quasi tutti non indigeni dell’isola, e hanno età e provenienze culturali diverse, ma sono accomunati da una sorta di desiderio di fuga dalla realtà, la loro compagnia porterà Loreanzo a riflettere su se stesso e sulle sue ambizioni di vita .
Ho iniziato questo lungo racconto intrigata dal titolo e dall’autore che avevo apprezzato nei suoi precedenti romanzi.
Un racconto nostalgico permeato di descrizioni marine e di una piacevole malinconia condita da citazioni letterarie e musicali.
Mi ero portato dietro pure una terza cassetta, regalo di un amico che l’aveva registrata artigianalmente dal vivo in una casa di Bologna, durante una “serata alternativa”. Un tale Francesco Guccini cantava accompagnandosi con la chitarra. Nessuno sapeva chi fosse allora.
Blues di mezz’autunno
Santo Piazzese
Sellerio, 2013, p. 161, €. 10,20
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Sei molto stimolante, i tuoi post sono di qualità. Molto importante trovare la qualità in questa giungla.
Sul mio blog ho un solo post che riguarda un libro. Mi dici se quel libro lo avete letto e cosa ne pensate.
Vi seguo e come, peccato il tempo! Non si riesce a leggere tutto quello che ci piace!