Romanzi di (un certo) genere: Diventare cagna, Itziar Ziga

In questo romanzo/autobiografia a più voci, Itziar Ziga tenta un’operazione difficilissima: riappropriarsi di un linguaggio che da sempre è stato quello dell’insulto e del disprezzo per un intero genere e farlo proprio, per riprendersi una forza che da sempre si cerca di togliere a tutto il genere femminile.
Si può fare attraverso il linguaggio? Ziga scommette di sì, e lo fa narrando soprattutto con parole altrui come questa riappropriazione sia gioiosamente glamour, energetica, piena di una vita che le situazioni politiche ed economiche vorrebbero soffocare per appropriarsene.
La storia che racconta Ziga è quella di una rivolta quotidiana, divertita e divertente, contro il linguaggio e le strutture di potere che ci sono dietro, alla ricerca della definizione di una donna, di una forma di vita femminile, che sia assolutamente libera e felice di esserlo.
“Devenir Perra”, Diventare cagna nell’originale, significa prima di tutto rifiutare i modelli proposti di femminilità – tutti più o meno imposti e regolati da forze normalizzanti, controllanti – e lasciar raccontare a improbabili “personaggi” molto più reali di qualunque persona come si diventa la donna che si è.

La lettura di Diventare cagna è uno choc molto salutare anche per un lettore maschio. Non c’è alcuna acrimonia nel dipingere i rapporti tra generi per quello che sono il più delle volte: rapporti di potere. Contro questi ultimi Ziga insegna strategie di autostima e racconta di come uscire da contesti coercitivi e violenti. Lo fa, altro merito del libro, con molta ironia ben scritta e raramente così apertamente indirizzata verso chi lo merita, cioè una massa indifferente di uomini e donne intolleranti verso qualunque diversità. Itziar Ziga, «una truffa ai danni dell’ordine patriarcale», è una cameriera e una “cagna” che trasgredisce prima e soprattutto la visione binaria della donna come santa o come “poco di buono”, prendendo invece quello che vuole da qualsiasi definizione di femminilità.

Questo libro può essere molto difficile da digerire, ma certamente non è una provocazione fine a se stessa. È una potente critica alle nostre abitudini, anche narrative, e al tranquillo e un po’ indifferente modo di giudicare i generi, i sessi e la loro definizione. Attraverso le parole di Ziga passa una energia, per una volta la parola va usata propriamente, rivoluzionaria: un salutare ribaltamento di ottica che andrebbe fatto molto più spesso – più spesso anche di quanto il mercato editoriale ci concede di leggere.

Diventare cagna
Itziar Ziga
Golena Edizioni, p. 128, €. 15,00

 

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